Fine blocco dei licenziamenti, almeno 500 mila posti di lavoro a rischio

Il segretario generale della Cisl lancia l'allarme e chiede una proroga del blocco sino alla fine dell'emergenza sanitaria

Un giovane alla ricerca di lavoro

Un giovane alla ricerca di lavoro

"La transizione alla normalità è un processo che va governato insieme, nel segno della coesione e dell'inclusione sociale. Secondo fonti governative ci sono 500mila lavoratori a rischio nel 2021, che andrebbero ad aggiungersi al milione di disoccupati dell'ultimo anno. Non c'e' settore che sia fuori pericolo, e non e' sbloccando i licenziamenti che creeremo le condizioni di ripartenza". Lo ha detto Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, concludendo i lavori del Consiglio generale della Cisl Toscana.

I timori

Cinquecentomila posti di lavoro a rischio rappresentano un forte problema sociale se sommato al milione di persone (soprattutto giovani a cui non sono stati rinnovati i contratti e donne che hanno dovuto abbandonare il lavoro per dedicarsi alla famiglia) che hanno perso il posto nel 2020.

Le richieste

"Al ministro Orlando e al Governo chiediamo massima coesione - ha aggiunto - con la proroga generalizzata del blocco dei licenziamenti almeno fino alla fine dell'emergenza sanitaria. Il mondo del lavoro ha mostrato grande responsabilità in questo anno di crisi. Un impegno che la Cisl è pronta a mettere al servizio di una strategia di rilancio e di sviluppo autenticamente concertata".

Il ministro

"Capisco le ragioni della richiesta, ma credo sia più utile concentrarsi sulle situazioni di maggior sofferenza e orientare là risorse". Così Andrea Orlando, ministro del Lavoro, nel rispondere ai microfoni di Radio24 a una domanda sulla richiesta da parte dei sindacati di estendere, in vista della scadenza, il blocco dei licenziamenti a tutte i settori, senza distinzione. Secondo il ministro Orlando in questo momento "servono più interventi mirati".

Quando scade il blocco licenziamenti

Il Decreto Sostegni attualmente in vigore ha prorogato (la scadenza era fissata per il 31 marzo) il blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno per le imprese dei settori (in particolar modo le grandi aziende) che hanno la possibilità di accedere alla Cassa integrazione ordinaria. Il blocco andrà avanti fino al 31 ottobre invece per le imprese di alcuni settori (in particolare quelle artigiane). Sempre per le piccole e medie imprese e le imprese artigiane e quelle sprovviste di Cigo le settimane di cassa integrazione in deroga Covid gratuita si potranno utilizzare tra il 1 aprile e il 31 dicembre 2021.