Passaggio da Auchan a Conad, l’ora della protesta

Presidi durante l’incontro al ministero. Solo in Lombardia 4mila dipendenti col fiato sospeso: rischio esuberi

Una manifestazione dei lavoratori della catena francese Auchan acquisita da Conad

Una manifestazione dei lavoratori della catena francese Auchan acquisita da Conad

Milano, 30 ottobre 2019 -  Punti vendita, come gli ex store Auchan in via Venini e in via Padova a Milano, riconvertiti in tempi record e riaperti con l’insegna Conad. Dipendenti “salvati” e migliaia di lavoratori ancora nell’incertezza, che oggi incroceranno le braccia e scenderanno in piazza a Roma e nelle città lombarde. Solo dalla Lombardia partiranno due pullman, diretti verso il ministero dello Sviluppo economico a Roma, dove è in programma un incontro tra sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs e rappresentanti di Conad, ultimo passaggio nel percorso accidentato per traghettare gli store sotto il cappello del consorzio che ha acquisito la rete di vendita della francese Auchan in Italia.

Solo in Lombardia sono coinvolte più di cinqumila persone, senza contare l’indotto: 1.860 sono stati riassorbiti nei negozi già riconvertiti con l’insegna Conad, mentre per gli altri il futuro è incerto. Tremano, in particolare, gli impiegati della sede di Rozzano, che potrebbero trovarsi in surplus, i primi a cadere in un eventuale piano di esuberi. Sono in bilico i lavoratori del deposito della logistica di Truccazzano, i dipendenti dei punti vendita meno redditizi, non ancora riassorbiti. «Chiediamo garanzie per i lavoratori - spiega Elvira Miriello, segretaria della Filcams-Cgil di Milano - e chiediamo che davanti al ministero Conad fornisca i doverosi chiarimenti sul piano industriale. Una delegazione lombarda di circa 200 persone manifesterà a Roma, assieme a quelle provenienti dalle altre regioni. A Milano i lavoratori si riuniranno in presidio davanti alla Prefettura, ci saranno manifestazioni in provincia di Brescia, nel Milanese, in provincia di Lodi». Lo sciopero riguarda anche i punti vendita già passati a Conad, oltre al personale di sorveglianza e agli addetti alle pulizie che perderanno il posto.

«Finora da parte di Conad non c’è stata alcuna apertura - sottolinea Stefano Galli, segretario della Fisascat-Cisl - e temiamo un piano di esuberi, contro il quale siamo pronti a dare battaglia. Per noi nessuno deve essere lasciato a casa». Anche i dipendenti delle sedi e dei depositi Sma Auchan hanno scritto una lettera aperta: «Siamo 18.800 dipendenti, chiediamo trasparenza. Di questi solo 5700 ad oggi hanno saputo qualcosa del loro prossimo futuro». Intanto prosegue a ritmo serrato il passaggio della prima tranche di punti vendita Achan a Conad. A Milano sono finora sei. Ultimi quelli in via Venini e in via Padova, riaperti il 26 ottobre. «Inauguriamo due negozi tipicamente di quartiere - ha spiegato Luca Panzavolta, ad di Commercianti Indipendenti Associati, cooperativa della rete Conad - puntando, com’è nostra abitudine, sulla qualità e convenienza dei prodotti e, soprattutto, sulla familiarità che i nostri soci sono in grado di instaurare con il cliente».