Fabio De Vincente
Milano – Avesse avuto un pianoforte al posto del banco sarebbe stato il primo della classe. Il suo carattere istintivo, ribelle e creativo lo ha sempre portato a percorrere strade non-convenzionali. Lontano dalla normalità. Perché a viverlo per davvero, in 'un giorno normale' c'è poco di normale: «La realtà supera sempre la fantasia», la constatazione amichevole di Fabio De Vincente, l’aristocratico di strada, che oggi esce con il video del suo nuovo singolo «Un giorno normale», prodotto da Luca Vicini dei Subsonica.
Crudo, diretto e spietato, ancora una volta l'artista si mette a nudo: «Le canzoni sono pezzi della mia vita, sono il mio sangue – racconta l'artista adottato da Milano -. Se ci guardiamo intorno cosa c'è di normale? Viviamo in un grande teatro dell'assurdo e per rendersene conto basterebbe fermarsi solo a ciò che vediamo, ma oltre c'è quello che siamo ed è questo a rendere tutto più pericoloso». Ecco perché nel videoclip «ho voluto mettere dei personaggi di tutti i giorni, compreso me stesso che, a pensarci bene, sembro quello più normale – spiega De Vincente -. Ci sono un prete peccatore, una cinica drag queen, una ragazzina smaliziata, una anziana signora altolocata alcolizzata e Fabio: cinque protagonisti che giocano alla roulette russa visto che davanti alla fine siamo tutti uguali».
Un racconto fuori dai canoni con la regia tarantiniana di Claudio Zagarini. Aspettando la prossima 'confessione' in musica. Una musica difficile da incasellare e «questa è la cosa migliore perché vuol dire che sei unico», anche se le origini di De Vincente arrivano «dai grandi che hanno lasciato un segno», Vasco, Zucchero, Renato Zero, Ray Charles, Sinatra i Platters. Poi l'incontro con Dolcenera, Le Vibrazioni, Francesco Facchinetti, la partecipazione a The Voice of Italy e Sanremo Giovani. Rock, pop, jazz, swing: «Ci sono un miliardo di sfumature che rendono bella la vita e la musica. E che fanno in modo che in ogni giorno normale tutto può succedere».