
La prima dirige la Filarmonica per il "Concerto in la minore op. 54" di Robert Schumann, il secondo è un grande pianista di Kiev
Domani , mercoledì e giovedì la Stagione Sinfonica del Teatro alla Scala vede protagonista Susanna Mälkki (nella foto) alla guida della Filarmonica, ore 20. In programma il lirismo intimo del “Concerto in la minore op. 54” di Robert Schumann, capolavoro del Romanticismo in cui il pianoforte dialoga con l’orchestra in un fluido intreccio tematico, e l’imponente architettura sonora della “Alpensinfonie op. 64” di Richard Strauss, poema sinfonico tardo-romantico che fonde descrizione naturalistica e simbolismo filosofico in una maestosa opera orchestrale; solista nel Concerto di Schumann il pianista ucraino Vadym Kholodenko. Susanna Mälkki è stata la prima donna a dirigere un’opera nella sala del Piermarini: nel 2011 la prima mondiale di “Quartett” di Luca Francesconi. È stata Direttrice principale della Helsinki Philharmonic e direttrice musicale dell’Ensemble Intercontemporain. Direttrice principale ospite della Los Angeles Philharmonic; della Philadelphia Orchestra, la Cleveland Orchestra, la New York Philharmonic, la London Symphony Orchestra, le Orchestre sinfoniche di Chicago e di Boston, la Staatskapelle di Berlino e di Dresda, l’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia, la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks e i Berliner Philharmoniker. Nel 2016 debutta al Metropolitan con L’amour de loin di Kaija Saariaho. Si è esibita anche al Covent Garden di Londra, alla Staatsoper di Vienna, all’Opera di Parigi e al Gran Teatre del Liceu di Barcellona. Kholodenko, nato a Kiev, a sei anni inizia a studiare il pianoforte. Si è formato alla Scuola di musica “Lysenko” di Kiev e al Conservatorio “Čajkovskij” di Mosca. Ha vinto il primo premio al Concorso pianistico internazionale Schubert e ottenuto la medaglia d’oro al Concorso pianistico internazionale di Van Cliburn.G.L.