Sul palco la scimmia che divenne (quasi) umana

Pietro il Rosso, scimmia in bilico tra zoo e teatro, diventa protagonista di "Una relazione per un’Accademia" al Franco Parenti con Tommaso Ragno. Un'interpretazione malinconica e raffinata.

Sul palco la scimmia che divenne (quasi) umana

Tommaso Ragno durante una scena

Bivio esistenziale: finire allo zoo o provare con la carriera teatrale? Al di là delle facili ironie, è su questo che si ritrova a ragionare Pietro il Rosso, scimmia decisamente anomala, che ha compreso come qualsiasi ipotesi di autonomia passi dall’imparare i comportamenti dei suoi aguzzini: gli uomini. Lezione feroce. Cinica. Che rende l’animale un essere superiore. Tanto da venir chiamato a condividere "Una relazione per un’Accademia". Piccolo gioiello il racconto di Kafka. Dove in qualche modo lo scrittore torna a parlare di una metamorfosi. In questo caso attraverso la voce di un primate umanizzato. Ironico e distaccato. La cui parabola ha contorni malinconici.

Scelta raffinata quella di Tommaso Ragno. Che ha trasformato lo scritto in un assolo, da stasera a domenica al Franco Parenti. Bello ritrovare l’attore pugliese, diplomatosi alla Paolo Grassi e poi una carriera ricchissima, fra teatro e cinema (in questi giorni lo si vede in "Vermiglio" di Maura Delpero e "Iddu" con Toni Servillo ed Elio Germano). Qui a comporre uno stretto dialogo con la parola. Inseguendo divertito le vicende di questa scimmia che viveva tranquilla nella giungla africana. Prima di essere ferita e catturata da alcuni cacciatori. Non sarà più la stessa. Non solo fisicamente. E durante il viaggio verso l’Europa, comprenderà come la conoscenza sia l’unica chiave per uscire dalla gabbia. Fino a ritrovarsi nei curiosi panni di conferenziere. A riflettere di emozioni, rabbia, libertà. Attenti al gorilla.

Diego Vincenti