Il rapper Salmo, pseudonimo di Maurizio Pisciottu
Spotify festeggia in questi giorni il suo decimo compleanno in Italia. Dieci anni fa, nel 2013, lo sbarco del servizio che offre musica in streaming on demand lanciato dall'azienda fondata nel 2006, a Stoccolma, da Daniel Ek con Martin Lorentzon. E' una rivoluzione mondiale che trasforma definitivamente l'audio e le modalità di ascolto. Ma cosa è cambiato in questi 10 anni per l'industria discografica italiana nell'epoca in cui anche la musica si è globalizzata? Quali sono stati gli artisti e le canzoni più ascoltati su Spotify? Ma soprattutto ora che la musica può essere visualizzata per artista, album, etichetta, genere o playlist così come grazie a ricerche dirette che ne sanno i millennials di quando i loro nonni ascoltavano i Beatles al juke-box in un fumoso bar di provincia o i quando i loro padri passeggiavano per le vie del centro con il walkman e i Pink Floyd nelle orecchie?
Il disco in vinile
In principio fu il fonografo di Thomas A. Edison, a cui di diritto spetta il titolo di primo supporto musicale analogico della storia. Il passo successivo è il disco in vinile lanciato da Columbia e Rca si deve invece l'invenzione del disco in vinile, prima 33 giri (long playing) e poi 45 giri che nel Dopoguerra, grazie a un accordo tra le due etichette, diventa il formato d’elezione dei jukebox e dei giradischi portatili a basso costo (i “mangiadischi”) e contribuisce all'esplosione del pop e del rock’n’roll.
Le musicassette
Il primo tentativo di imprimere musica su un nastro magnetico lo si deve alla tedesca Basf negli anni trenta. Bisognerà attendere il 1963 però quando Lou Ottens, ingegnere della Philips, mette a punto il primo prototipo di musicassetta: in una piccola struttura in plastica sono alloggiate due minute bobine: il nastro, registrabile su entrambi i lati, apre la strada al sogno della duplicazione artigianale della musica. La creazione delle prime compilation personalizzate diventa fenomeno virale tra gli adolescenti tra plastica e nastri che si ingarbugliavano. Esattamente come le copie pirata e i bootleg.
Il walkman
La fruizione della musica subisce una svolta epocale con il walkman, inventato dalla Sony nel 1979 ma esploso qualche anno dopo. Per la prima volta nella storia l'ascolto diventa libero nello spazio e non più legato a luoghi specifici o attrezzati: l’utente può rimanere isolato nell'ascolto, immerso in una bolla sonora avulsa dall’ambiente circostante. E' una svolta sociale segno dei tempi, gli anni ottanta del reaganismo, del trionfo delll'individualismo e dell'edonismo. E la musica nata come esperienza di gruppo - dal gospel dei campi di cotone al rock’n’roll delle balere - diventa fatto privato in cui l’utente agisce isolato, immerso in una bolla sonora avulsa dall’ambiente circostante.
Dall'analogico al digitale: il cd
Negli anni Ottanta l’avvento delle tecnologie digitali segna un punto di non ritorno nella storia della fruizione e distribuzione della musica. E' un altro passaaggio epocale: si passa da un flusso sonoro tradotto in una “analoga” traccia sinusoidale (analogico) alla trasformazione degli impulsi sonori in un file di dati numerici binari (digitale). C'è ancora la doppia firma di Sony e Philips nell'invenzione di un altro supporto che diventa il supporto standard di gran lunga più diffuso al mondo. Il compact disc nasce nel 1979: un dischetto di materiale plastico di 12 cm di diametro, verniciato di materiale riflettente, su cui è “incisa” un’unica traccia a forma di spirale di sequenze numeriche binarie. Il lettore laser trasforma questi bit in numeri, poi decrittati in segnale elettrico, e infine in suono tramite un processore. I vantaggi sono molti: la compattezza, la possibilità di contenere fino a 100 minuti di musica, l’accesso diretto ai brani e la possibilità di programmarne la sequenza, la funzione di avanti-e-indietro veloce, l’eliminazione del fruscio, e una durata nel tempo potenzialmente infinita (il raggio laser non produce usura meccanica). Il primo album ad essere inciso su questo supporto è Eine Alpensinfonie di Richard Strauss (Berliner Philarmoniker, 1981), mentre per il mercato pop il primato spetta a 52nd Street di Billy Joel (Ottobre 1982). Nel 1985, con Brothers in arms dei Dire Straits, tocca al cd singolo, l’omologo digitale del 45 giri e dell’Extended Play di vinile. Dopo un inizio stentato il cd diventa il supporto standard di gran lunga più diffuso al mondo.
Gli artisti e le canzoni più ascoltate su Spotify
Gli artisti più ascoltati su Spotify in Italia negli ultimi 10 anni:
- 1. Sfera Ebbasta
- 2. Guè
- 3. Salmo
- 4. thasup
- 5. Marracash
- 6. Gemitaiz
- 7. Lazza
- 8. Capo Plaza
- 9. Ultimo
- 10. Rkomi
Le artiste italiane più ascoltate in Italia negli ultimi 10 anni:
- 1. Madame
- 2. Elisa
- 3. Alessandra Amoroso
- 4. Elodie
- 5. Baby K
- 6. ARIETE
- 7. Annalisa
- 8. Mara Sattei
- 9. Elettra Lamborghini
- 10. Giusy Ferreri
Le canzoni italiane più ascoltate degli ultimi 10 anni in Italia
- 1. Salmo - IL CIELO NELLA STANZA (feat. NSTASIA)
- 2. BLANCO, Sfera Ebbasta - MI FAI IMPAZZIRE
- 3. BLANCO - Notti In Bianco
- 4. Fred De Palma - Una volta ancora (feat. Ana Mena)
- 5. Sangiovanni - malibu
- 6. thasup - blun7 a swishland
- 7. Rkomi, Junior K - NUOVO RANGE (con SFERA EBBASTA)
- 8. Coez - La musica non c'è
- 9. Capo Plaza - Tesla (feat. Sfera Ebbasta & DrefGold)
- 10. Ernia - Superclassico
I podcast più ascoltati in Italia negli ultimi 10 anni:
- 1. Muschio Selvaggio
- 2. The Essential
- 3. Il podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia
- 4. Cose Molto Umane di Gianpiero Kesten
- 5. Demoni Urbani
- 6. Start - Le notizie del Sole 24 Ore
- 7. Stories
- 8. La Zanzara
- 9. Marco Montemagno - Il Podcast
- 10. Speak English Now through mini-stories with teacher Georgiana