Samuel, il camaleonte e la sua Brigata bianca

Il frontman dei Subsonica si divide fra un palco e l’altro con Cinema tour domani al Magnolia

Samuel Umberto Romano

Samuel Umberto Romano

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Samuel s’è ormai abituato al doppio lavoro di passare dal palco dei Subsonica a quel Cinema Tour con cui si presenta domani al Magnolia e il 18 settembre a Seregno. Dopo aver fatto saltare sulla sedia il popolo di Castello Sforzesco con tutti i suoi sbagli, Romano approda a Linate col repertorio dei due album solisti "Brigata Bianca" e "Il codice della bellezza" che l’hanno strappato all’astronave madre, più "Cinema" il duetto con Francesca Michielin che gli ha riempito l’estate. Dividersi tra due tournée non le avrà lasciato troppo tempo libero. "È stato tutto un po’ strano perché, per un gioco di calendari, la coda del cammino con i Sub e l’avvio di questa esperienza solista hanno finito col sovrapporsi. Sono passato da un tour all’altro senza un solo giorno di decompressione". Cosa cambia? "Nei ‘Sub’ sono uno strumento, una corda che suona armonicamente assieme alle altre, mentre in questo Cinema Tour devo riempire tutti gli spazi. Gli ultimi due singoli che ho mandato in radio, però, hanno avuto un buon successo e questo ha agevolato il salto da un impegno all’altro". Nel concerto non ci sono pezzi dei Subsonica. "No. Mentre nel precedente tour solista ne avevo due o tre, ora penso di avere abbastanza repertorio per mettere in piedi un racconto omogeneo. All’appello mancano ancora alcuni brani di ‘Brigata Bianca’ che spero di mettere a punto più avanti ed inserire nel bagaglio, se le condizioni lo renderanno possibile, di un eventuale tour invernale". Niente cover. "In scaletta l’unica ‘intrusione’ è ‘Un grande sole’; una canzone che ho scritto io, ma per Giuliano Palma e i Bluebeaters". La candidatura del suo compagno Max Casacci alle comunali di Torino come la vede? "Max ama tantissimo la nostra città e sono convinto che possa fare bene, soprattutto nel settore culturale. All’interno dei ‘Sub’ la pensiamo politicamente tutti più o meno alla stessa maniera, perché proveniamo dallo stesso ambiente e abbiamo condiviso le stesse esperienze". Lei però ora vive a Venezia. "Il primo lockdown l’ho passato chiuso in casa ad incidere nel mio studio ‘Brigata Bianca’, quando ho finito mi sono reso realmente conto che fuori dall’uscio c’era una pandemia e ho sentito il bisogno di cambiare, l’acqua per me è un elemento rigenerativo e ho pensato di andare ad abitare in laguna". Arriverà prima l’undicesimo album dei Subsonica o il terzo di Samuel? "Penso proprio il nuovo dei ‘Sub’. Anche se penso che ci vorrà un po’ perché, prima di metterci al lavoro, abbiamo un tour nei club da recuperare". Omaggio a Battiato all’Arena, ci siete pure voi. "Battiato va ricordato per uno dei più grandi repertori della musica italiana e per l’insegnamento dato ai tanti a cui ha indicato la strada. Il 21 settembre a Verona eseguiremo quella ‘Up patriots to arms’ già proposta nei concerti dei Subsonica con un’introduzione speciale attinta da uno dei brani più sperimentali del suo repertorio".