Rosa Chemical: “Pronto a lanciare un missile in classifica”

Fra nuove canzoni dopo il successo di “Made in Italy” e il tour all’insegna del poliamore

Rosa Chemical

Rosa Chemical

Milano, 15 aprile 2023 –  E venne il giorno di Manuel. Anzi, di Manuèl, alla spagnola, come dice lui scherzando sui baffetti sfoggiati negli scatti promozionali del tour che lunedì e martedì lo deposita sul palco dei Magazzini Generali, con ulteriori repliche il 10 e 11 maggio. Tutto nell’attesa di proseguire il cammino in estate ad Annone Brianza il 2 giugno, Cremona il 7 luglio e Bergamo il 29.

"Dopo Sanremo, una mattina, svegliandomi, mi sono sentito molto America latina e ho deciso di non tagliarmi i baffi fino al ritorno dalle imminenti vacanze in Jamaica.

Una volta rientrato, però, ho continuato a tenerli e ora il dilemma è: per il tour, mi rado oppure no?". Dubbi da popstar.

Oltre alla Jamaica e ai concerti cosa le ha portato il dopo-Festival?

"Sulla rampa c’è un missile aerospaziale da lanciare in classifica tra qualche settimana. Un po’ di musica nuova ci vuole proprio perché, diciamola tutta, ‘Made in Italy’ ha rotto…".

A proposito della sua hit sanremese, se colpire è più facile che convincere, per lei il momento della verità arriva proprio con questi concerti.

"Direi proprio di sì. Per quelli un po’ estremi come me, andare a segno davanti alle telecamere è abbastanza facile. Il difficile arriva quando devi salire sul palco e non deludere".

Come s’è attrezzato per allontanare la minaccia?

"Ho preparato tanta musica da condividere col pubblico e poi ho pensato ad uno spettacolo nello spettacolo, con la performance ‘corporea’ di due bravissimi interpreti".

Le ricordo che trattasi di luogo pubblico…

"Ma lo sapete che con me non c’è da preoccuparsi… perché sono tutto fumo e niente arrosto. Comunque, col pensiero ai miei trascorsi di writer, pittore e designer, durante lo show ci sarà pure un momento di street art.

E non mancheranno ospiti, scelti ovviamente tra quelli con cui ho collaborato negli anni".

Perché?

"Perché ci sono pezzi del mio repertorio nati in collaborazione che, eseguiti da solo, non verrebbero altrettanto bene.

Ma ho in testa pure un altro tipo di live, da portare in tour magari il prossimo inverno per unire amore, musica e sesso in qualcosa mai visto prima sulle scene".

Da profeta del poliamore, che accoglienza si aspetta?

"Mi auspico che la gente sotto al palco rida, pianga, si baci, faccia l’amore come e con chi vuole. Sarebbe un sogno".

Più o meno come quello di essere arrestato in diretta.

"Già, perché no?".

Tanto, tra i fans, qualcuno disposto a portargli le arance dietro le sbarre lo trova di sicuro.