
Una scena di "Un loft per sei" realizzato come Pick in Play
Milano, 5 aprile - Ha il ritmo di una sit-com ma l'azione si svolge in teatro e coinvolge gli spettatori come un reality, affidando la scelta del finale al voto di chi guarda la diretta streaming da casa. Un pasticciaccio? Niente affatto. Si chiama Pick in Play, letteralmente “scegli durante la commedia”, l'esperimento culturale ideato dall'attore astigiano Fabrizio Rizzolo, noto al grande pubblico per le sue partecipazioni a Don Matteo e Centovetrine, solo per citarne un paio.
Fabrizio Rizzolo, cos'è esattamente Pick in Play? "Un modo nuovo e originale di assistere a una commedia teatrale da casa. Ma non ha niente a che vedere con il teatro in televisione, che non ha mai funzionato. E' una sitcom strutturata nella modalità del gioco televisivo in cui sono gli spettatori a scegliere il prosieguo dell'azione".
Una sorta di "Sliding doors" a teatro dove il pubblico sceglie quale porta far aprire al protagonista. E' cosi? "Esattamente, nella commedia che portiamo in scena 'Un loft per sei' ci sono sei snodi, sei 'Sliding doors', momenti in cui si può scegliere fra due o tre opzioni. Le domande compaiono durante lo show sul monitor insieme ad un QR Code, lo spettatore lo inquadra e viene indirizzato alla pagina delle scelte. I voti vengono inviati alla nostra piattaforma e la maggioranza vince, condizionando alcuni momenti dello show. Ad esempio si può scegliere quale personaggio avrà un contrattempo o chi se ne andrà infuriato, di chi scoprire i segreti e chi potrebbe baciarsi".
Come nasce l’idea? "L’idea è nata un anno fa, durante il primo lockdown. Mi sono chiesto cosa avremmo potuto fare per il teatro, per trovare una formula che appassionasse davvero gli spettatori in streaming e che allo stesso tempo potesse essere poi replicata in teatro, una volta superata l'emergenza Covid. Assieme a Fulvio Crivello, che ne è autore e regista e a Isabella Tabarini, e in collaborazione con Enrico Boido e la MA Show Solutions abbiamo creato Pick in Play. Poi si è unito a noi un gruppo di attori fantastici: Chiara Buratti, Gianmarco Canalella, Ettore Scarpa e abbiamo iniziato a provare".
Quanto ci avete messo per realizzare il progetto? "Circa nove mesi dalla prima chiacchierata. La maggior parte del tempo l’abbiamo passata a ragionare sul genere, scrivere il copione e risolvere gli aspetti tecnici che riguardano le riprese (realizzate apposta per la messa in onda in stile sitcom teatrale), le votazioni in diretta, la fruizione per il pubblico".
Perché la scelta di questo copione? "Abbiamo scritto da zero 'Un loft per sei', volevamo un copione allegro, scanzonato, pronto per il gioco. Un loft per sei è così. La trama si svolge a Manhattan, i personaggi sono tipici di quella cultura e si prestano molto alle battute e alle risate".
Di cosa parla "Un loft per sei"? "E' la storia di uno scrittore, Jonathan Blake (di cui vesto i panni), che ha solo pochi giorni per ultimare il suo secondo romanzo pena la cancellazione del contratto. Si ritira in questo loft per stare da solo, ma una serie di inconvenienti lo porteranno a dover condividere il posto prima con tre attori alle prese con le prove per il loro spettacolo, e poi con una coppietta in cerca di intimità. Uno spassoso disastro annunciato. Ma non posso aggiungere altro, anche perché i colpi di scena e gli imprevisti dipendono dal voto del pubblico".
Potenzialmente ogni rappresentazione è diversa dall'altra "Si e noi non sappiamo cosa cambierà di volta in volta perché è il pubblico a scegliere".
Avete fatto una prima assoluta sperimentale il 14 febbraio, ma il vero banco di prova sarà l'appuntamento del 14 maggio. Cosa vi aspettate? "Non abbiamo idea. Anche a febbraio non sapevamo come le persone avrebbero reagito alla novità. In quell'occasione abbiamo avuto 132 contatti unici (immaginiamo circa 300-400 persone, come una buona serata a teatro) mantenuti dall’inizio fino ai titoli di coda. E' qualcosa di incredibile per il teatro sul web. Abbiamo registrato più di 700 voti validi e commenti entusiastici. È segno che il pubblico ha capito che cos’è il Pick in Play, ha voglia di giocare e vuole avere il teatro anche a casa, a patto che sia presentato con i canoni giusti".
Avevate previsto le scelte degli spettatori ad ogni bivio? "No. Abbiamo sbagliato in pieno quasi sempre. Ognuno diceva la sua e abbiamo giocato anche noi. Durante le registrazioni a volte dicevamo: 'Questa è inutile che la giriamo tanto non la sceglieranno mai' E invece poi il pubblico ha scelto quella. Ma il bello sta proprio lì. Anche in teatro sarà bellissimo rappresentarlo, perché giocheremo molto con il pubblico in sala. Sarà l’unico spettacolo in cui (per votare) i cellulari dovranno rimanere accesi".
Il vostro è il primo esperimento del genere in Italia? "Un loft per sei è il primo esperimento in assoluto di Pick in Play e ne siamo felicissimi. Speriamo di aver dato un input anche al teatro in generale, perché molti copioni possono essere adattati".
Come si può assistere a Pick in Play? "I biglietti per la data del 14 maggio si possono già acquistare su oooh.events al costo di 15 euro. Si tratta di un biglietto cumulativo che consente a più persone di assistere allo spettacolo. Basta avere un computer, un collegamento internet, uno smartphone per votare e la voglia di divertirsi con noi".