ANDREA SPINELLI
Cultura e Spettacoli

Paolo Vallesi: "Trent’anni di musica e tanti amici"

I due album (uno di duetti) e un concerto al Blue Note con Ruggeri, Carone, Danti e Legno

Paolo Vallesi

Milano -  Una notte lunga trent’anni. In bilico tra passato e futuro, Paolo Vallesi festeggia mercoledì prossimo al Blue Note l’anniversario più importante della sua carriera con la complicità di amici quali Enrico Ruggeri, Pierdavide Carone, Danti e i Legno. "Lì per lì avevo pensato di non festeggiare tre decenni di carriera con un album d’inediti o con uno di duetti", ammette. “Poi, però, mi sono fatto prendere la mano e li ho realizzati entrambi”. Il risultato sono “Io”, la raccolta di canzoni nuove, e “Noi”, quella di collaborazioni in cui spuntano pure Gianni Morandi, Gigi D’Alessio, Marco Masini, Dolcenera e perfino Leonardo Pieraccioni.

Vallesi, iniziamo parlando degli ospiti di questo concerto. "A Ruggeri e Carone sono legato dalla comune frequentazione della Nazionale Cantanti. Nel disco Enrico duetta ‘Le persone inutili’, mentre Pierdavide ha scritto uno degli inediti. Danti l’ho conosciuto una sera qui a Milano e ci siamo subito piaciuti, tant’è che ha contribuito a ‘Noi’ con una sua versione di ‘Sempre’. Con i Legno la frequentazione è di vecchia data e assieme condividiamo ‘Non mi tradire’".

I Legno si presenteranno in incognito come al solito? "Probabile. Vanno in scena sempre con quelle due scatole in testa e non penso proprio che sceglieranno il mio concerto per togliersele".

Trent’anni di cammino nella canzone in tre flash. "Ovviamente l’inizio, la partecipazione al Festival di Sanremo del ’91 con ‘Le persone inutili’, perché è partito tutto da lì. Poi il primo album interamente prodotto da me, ‘Sabato 17:45’, un insuccesso clamoroso che mi convinse però a proseguire la strada da solo rinunciando al sostegno delle major del disco, e infine questi due album, il progetto più complesso e importante della mia vita".

Nel disco “La forza della vita” la canta con Morandi e al Blue Note? "Lo farò assieme al pubblico, come avviene in tutti i miei concerti perché ormai quel pezzo è di tutti".

C’è una canzone meno conosciuta delle altre che a suo avviso meriterebbe una chance in più? "Sì, quella a cui sono più intimamente legato, ‘Piramidi di luna’. Si tratta di un pezzo del mio primo album rimasto volutamente sottotraccia. Non lo duetterei con alcuno, perché esclusivamente mio".

In arrivo c’è pure un docufilm. "Sì, uscirà a settembre e conterrà immagini di un mio concerto nella stupenda cornice del Teatro Romano di Fiesole, ma anche interviste video con realizzati durante le registrazioni di ‘Io’ e ‘Noi’, per raccontare il progetto da dietro le quinte".