
Nina’s Drag Queen’s
Milano, 20 settembre 2016 - "Grazie ministro Lorenzin, finalmente anche noi potremo essere mamme!". E quello sarebbe davvero un miracolo. Parliamo infatti delle Nina’s Drag Queens, gran maestre del teatro en travesti milanese. Che così accolgono il Fertility Day voluto dal ministro Lorenzin, subissato dalle critiche appena spuntato sul web. Dora, Desireé e Demetra rispondono però alla loro maniera. Ovvero con “Varietà Tacco 12”, rivista cult delle Nina’s giovedì alle 21 ospite dello Zelig di viale Monza. Proprio in occasione del Fertility. O di quel che ne rimane. Come racconta Dora, all’anagrafe Lorenzo Piccolo.
Ma cosa bisogna aspettarsi in una serata Drag dedicata al Fertility Day?
«Beh, dedicata è una parola grossa. Non sarà un martellamento, solo qualche battuta. Ci piace cercare di dire la nostra opinione ma è francamente inutile ricamarci troppo. Anche perché questa volta è come sparare sulla Croce Rossa. Diciamo che i social hanno già fatto tutto il lavoro. È una campagna partita male, basti pensare che lo stesso sito è stato chiuso dopo un giorno».
Avete pensato a una playlist speciale per l’occasione?
«No, no! Ma sa che non è cattiva idea? Fatico però a immaginarla…».
Che giudizio si è fatto dell’iniziativa?
«Parlando a titolo personale, mi pare che l’argomento non abbia il massimo dell’urgenza. Poi c’è stato sicuramente un errore a monte di comunicazione. Ha però un bel dire la Lorenzin che lei voleva solo spingere a fare qualche esame in più. Noi siamo circondati da amiche sui 35 anni che vorrebbero avere un figlio ma non lo fanno per motivi ben diversi, come la mancanza di soldi, di servizi, di aiuto. In ogni caso credo che una donna fra i trenta e i quarant’anni potrebbe rispondere con molti più argomenti dei miei».
Sul palco il consueto varietà?
«Sì, una rivista vecchio stile, fra numeri musicali e piccoli sketch. Partendo da uno spunto che da sempre scatena conflitti su scala planetaria: bionde contro more, in pratica il bene contro il male. Come può immaginare un tema ben più interessante e ramificato del Fertility Day, che al contrario si esaurisce presto».
Vi ispirate spesso alla cronaca?
«No, di solito non stiamo particolarmente sulla satira, la nostra è più una deriva aperta dove ammicchiamo a varie notizie del giorno. Lo definirei un disimpegno intelligente».
Ispirazioni musicali?
«Il solito: Mina, Carrà, Gemelle Kessler, qualcosa dell’immaginario americano come Sex and The City».
Il prossimo anno le Nina’s compiono dieci anni…
«Sì, non ci si crede. E pensare che era nato tutto come un gioco».