
Niccolò Agliardi
Milano, 13 ottobre 2016 - Scrittura interna, i nodi dei tappeti volanti, serie tv che diventano canzoni, canzoni che diventano romanzi, sotto il controllo di chi questa scrittura la insegna, da cantautore alla Statale. Niccolò Agliardi non è il cantautore che scrive romanzi o finte autobiografie, il suo è un rivoluzionario, al di là del risultato letterario, laboratorio interattivo. Escono le canzoni di “Braccialetti rossi 3” (Carosello) che parte domenica sera su Raiuno, “nate con il produttore, il regista e sul set”. Esce il romanzo “Ti devo un ritorno” per Salani, dove uno dei giovani protagonisti di “Braccialetti”, il ventenne Brando Pacitto, gli ha insegnato i segreti del surf, guardaroba essenziale per la storia del suo protagonista, che lascia Milano per le onde delle Azzorre.
Una storia vera, un colossale naufragio di coca, che viene rivissuta da Niccolò sul posto, “il confronto con l’editor Maria Cristina Olati”. Una storia sua. Pietro, 32 anni, milanese, e Vasco, 18, romano, a Sao Miguel. «La storia vera, un filo del nodo, me l’ha raccontata il fotografo Giovanni Gastel. Aveva scoperto per caso in una clinica per tossicodipedenti in Portogallo che i pazienti venivano quasi tutti da una piccola isola delle Azzorre. Mi incuriosì e feci una ricerca. Trovai in un piccolo articolo che un italiano aveva fatto naufragio sull’isola di Sao Miguel con mille chili di cocaina purissima (2.300.000 dosi) e l’aveva nascosta nelle reti e nelle grotte. Il mare l’aveva ributtata sulla spiaggia e in un giorno l’isola si riempì di droga, “l’offerta di dio”. E hanno cominciato a farsi tutti come dei pazzi. Sono partito nel 2011 e ho trovato una realtà superiore all’immaginazione. Ci ho lavorato per 5 anni. Maria Cristina Olalti mi ha detto: bellisismo ma hai la possibilità di raccontare un’altra storia, ci ho provato. Pietro non sono io ma parla come me e ha la profondità che dieci anni fa avevo anch’io». Agliardi non è un surfista, lo sport che avvicina i due giovani uomini del racconto. «Ho studiato molto sia sulla cocaina che sul surf». Lo stile è veloce e riflessivo, a periodi brevi ma inclusivo, i momenti in cui il racconto sentimentalmente si apre ricordano il linguaggio con cui lui scrive le canzoni. Ha una musicalità interna “che io ho voluto”. Agliardi, laurea su De Gregori, quattro album da cantautore, autore per Laura Pausini (“Invece no”), Eros Ramazzotti, Zucchero, Elisa, Patty Pravo, Roberto Vecchioni, Emma, insegna tecniche di scrittura creativa all’Università Statale di Milano. Ha firmato con Alessandro Cattelan il romanzo “Ma la vita è un’altra cosa”.