STEFANIA CONSENTI
Cultura e Spettacoli

Miart nel nome di Rauschenberg. Da De Carlo a Schipper, riecco i big

Sono ben 179 le gallerie che parteciperanno all’edizione numero 29 della rassegna milanese . Ricciardi: "Abbiamo costruito una proposta che funziona". Grandi mostre e sinergie con le Fondazioni.

Miart,. dal 4 al 6 aprile la ventinovesima edizione. con la direzione di Ricciardi

Miart,. dal 4 al 6 aprile la ventinovesima edizione. con la direzione di Ricciardi

Milano protagonista delle “cinque giornate“ dell’arte e del design. Fra Miart, la fiera di arte moderna e contemporanea, che torna dal 4 al 6 aprile, e l’Artweek (1-6 aprile), un festival delle arti, con proposte di mostre interessantissime, che ruotano intorno alla figura di Robert Rauschenberg, entrambe "fulcro della vita cittadina", come ha sottolineato il sindaco Beppe Sala. Aprile, un mese frizzantino, col passaggio del testimone al Salone del Mobile (8-13 aprile).

Edizione numero 29 di Miart, negli spazi di Allianz MiCo, “Among friends“, il titolo, un omaggio alla figura di Rauschenberg a cento anni dalla sua nascita: 179 gallerie da 30 Paesi e 5 continenti, cento anni di arte raccolti sotto lo stesso tetto. "Ci sono significativi ritorni - esordisce il direttore artistico Nicola Ricciardi -. Fra quelle italiane c’è Massimo De Carlo, assente dal 2019, poi fra le gallerie internazionali Meyer Riegger, Victoria Miro, Esther Schipper. Vuol dire che il progetto che abbiamo costruito è credibile. Il mercato dell’arte vive un momento di crisi a livello internazionale ma il “sistema Milano“ dà fiducia". Non per niente nella conferenza di presentazione, ieri, si è parlato di "economia della cultura", di Milano come hub internazionale (Carlo Bonomi presidente di Fiera Milano) che attiri sul territorio risorse anche per tutto il Paese. Senza lasciare nessuno indietro. Poi parlano i dati, a Milano c’è un 13% di consumi culturali sul totale. E una rete di collaborazione pubblico-privato (Fondazione, Prada, PAC, BASE Milano, ICA, Pirelli HangarBicocca, Triennale) che funziona e garantisce gli investimenti in Cultura. "Abbiamo fatto un lavoro di tessitura, una coperta che possa avvolgere tutta la città - riprende a dire Nicola Ricciardi -. Rauschenberg é l’artista perfetto per raccontare Miart, l’unica fiera italiana che abbraccia il moderno e il contemporaneo. Rauschenger era multidisciplinare, aveva la capacità di collaborare con chiunque. Come noi. Che abbiamo messo in piedi questa edizione con la collaborazione di tutti i protagonisti del sistema dell’arte, fiera, istituzioni, gallerie, artisti, curatori e collezionisti". Ricciardi sarà il curatore, con il direttore del Museo del Novecento, Gianfranco Maraniello e Viviana Bertanzetti della mostra su Rauschenberg e il Novecento che mette in dialogo le opere delle collezioni del Museo con le otto dell’artista americano realizzate fra gli anni Settanta e Ottanta; focus su artisti appartenenti a movimenti che hanno scandito il Novecento italiano, dal Futurismo all’Arte Povera. Ancora, sempre fuori dagli spazi di Miart: in Triennale, una prima mostra in Italia dedicata a John Giorno, poeta e performer americano che ha collaborato con tante figure importanti, da Rauschenberg, Keith Haring, Patti Smith. E in un ponte fra settore dell’arte e del design si passa il testimone (Comune, assessorato alla Cultura, Salone del Mobile.Milano) alla 63ª edizione della manifestazione, inaugurando il 6 aprile “Bob Wilson. Mother”, installazione in dialogo con la Pietà Rondanini di Michelangelo, al Museo della Pietà del Castello Sforzesco.

Fondazione Prada inaugurerà “Typologien”, un’estesa indagine sulla fotografia tedesca del Novecento a cura di Susanne Pfeffer, e presenterà “NADA” di Thierry De Cordier, una mostra che riunisce dieci dipinti di grandi dimensioni dell’artista belga; Pirelli HangarBicocca presenterà la prima grande antologica in Europa dedicata all’artista giapponese Yukinori Yanagi e la mostra personale dell’artista e compositore elettroacustico Tarek Atoui. Alle Gallerie d’Italia, in linea con il tema Rauschenberg, nel caveau sarà esposta una selezione di capolavori dell’artista americano dalla Collezione Luigi e Peppino Agrati. Al PAC, l’artista iraniana Shirin Neshat.

Infine, per la prima volta, sbarca a Miart anche il Ministero della Cultura, con un suo spazio istituzionale di promozione di artisti e creativi italiani.