Marco Baroni ci spiega “Come si fa”

Intervista al cantautore che presenta il nuovo singolo contenuto nell’album Luoghi Comuni

Un interrogarsi ricorrente, alla ricerca di una risposta che forse non c'è. Un brano dall'incedere trascinante che intreccia con eleganza pop e canzone d'autore. E' il nuovo lavoro del cantautore Marco Baroni, che ha appena pubblicato, in collaborazione con Sorry Mom! e Sony Music Italy, il singolo “Come si fa”.

Marco Baroni
Marco Baroni

Già finalista a Sanremo 2007 nella categoria Giovani, è stato coautore di pezzi con Nek e per la finalista di X-Factor Cixi.

Quale è la risposta alla domanda “Come si fa"?

«La canzone lo svela alla fine: la risposta in realtà non c'è. Si fanno tutte queste domande, per poi capire che la risposta ce la dà soltanto la vita, quello che accade attraverso i nostri comportamenti. L'abbiamo in qualche modo dentro di noi».

Ma come si fa a districarsi tra “parole a fiumi e luoghi comuni”?

“Tutto quello che ci chiediamo sono fiumi di parole, che alla fine risultano luoghi comuni, cose dette e ridette, solo perché non vogliamo cambiare dentro".

Come è nato il brano?

"Avevo già la musica composta e questa cosa del «come si fa« nella testa. Quando ho scritto il disco questa canzone mi è sembrata adatta a stare dentro lo spirito dell'album. E' un pezzo che mi piace molto".

"Come si fa” fa parte del nuovo album Luoghi comuni

"E' un disco che arriva a distanza di 8 anni dal precedente: racchiude buona parte della mia esistenza di questi anni e qualche storia frutto dell'immaginazione. Per me la musica è una passione viscerale, che mantengo viva leggendo e ascoltando di tutto. Questo è l'album più personale che abbia mai scritto. Si matura, perché la vita ci fa fare esperienze: è quindi un disco di maturità, un lavoro molto importante per me".

Da una dozzina d'anni lavora anche come autore per altri: come nascono le canzoni che dovranno interpretare altri artisti?

“La scrittura per me è una costante: scrivo sempre e mi trovo ogni volta ad avere diverso materiale. Ma c'è una differenza sostanziale nello scrivere canzoni per me o per altri. In questo secondo caso sono state tutte collaborazioni: sono stato chiamato in causa soprattutto per i testi. Mi diverto di più a fare l'autore che a scrivere per me stesso: se compongo per me, scrivo della mia vita; se lavoro per altri cerco di capire di cosa vogliamo parlare assieme. La cosa migliore è assecondare l'artista che dovrà poi interpretare il pezzo: se la canzone la canta un altro bisogna essere al servizio della parola"..