Lucas Macías promette scintille e punta su Mozart e Bruckner

All’Auditorium arriva uno tra i più apprezzati oboisti della scena mondiale

Lucas Macías, 46 anni

Lucas Macías, 46 anni

Debutto italiano sul podio dell’Auditorium di Milano per Lucas Macías, nella doppia veste di solista e direttore. Tra i più straordinari oboisti della scena mondiale, Macías porta in Largo Mahler uno tra i capolavori del repertorio per oboe e orchestra, il Concerto K 314 di Wolfgang Amadeus Mozart, e lo accosta alla Prima sinfonia di Bruckner. Macias, dopo gli studi nella classe di oboe di Heinz Holliger a Friburgo, intraprende una carriera come solista e prima parte di prestigiose formazioni, dalla Royal Concertgebouw Orchestra alla Lucerne Festival Orchestra, fino all’Orchestra Mozart di Claudio Abbado, di cui è stato membro fondatore. E’ direttore principale della Oviedo Filarmonía e Direttore artistico, poi principale dell’Orquesta Ciudad de Granada dal 2020. Nella prima parte della serata Mozart, con il Concerto per oboe K 314, i uno dei concerti più importanti per lo strumento, ritrovato nel 1920 da Bernhard Paumgartner, al Mozarteum di Salisburgo.

Lo studioso e direttore d’orchestra austriaco trovò un pacco di parti per orchestra, su cui è riportato in calce: "Concerto in do per oboe principale e due violini, due oboi, due corni, viola e basso del signor W. A. Mozart". Una pagina solistica che ancora oggi affascina il mondo della musica, colonna sonora della serie televisiva "Mozart in the jungle". Nella seconda parte del verrà eseguito Bruckner, con la Prima sinfonia datata 1868, pagina intensa che inaugura la parabola sinfonica del musicista austriaco, e in cui si avverte l’influenza di Beethoven, Schubert e Wagner, pur mostrando in modo chiaro e preciso caratteristiche dello stile bruckneriano. Questa sera alle ore 18.30 si terrà una conferenza introduttiva nel Foyer della Balconata, intitolata "Questa gente non vuol saperne di me". Ritratto di Anton Bruckner 1824-2024" a cura di Matteo Marni che scrive: "La Sinfonia n. 1 sancisce la consacrazione del Bruckner sinfonista dopo un lungo percorso di formazione e qualche incertezza professionale. La tensione fra il culto del modello beethoveniano e la folgorazione per Wagner, sono il tratto distintivo di un compositore per il quale le definizioni di "progressista" e "conservatore" si sono rivelate generiche e comunque luoghi comuni. G.L.