Linosa ieri e oggi nel racconto di Gardin e Romano

La mostra inaugurata all’Acquario Civico presenta foto in bianco e nero e un reportage colori

Gianni Berengo Gardin, Linosa, 1991 dall’Archivio storico di Gardin

Gianni Berengo Gardin, Linosa, 1991 dall’Archivio storico di Gardin

Sessantatrè opere fotografiche, tra cui un prezioso nucleo di ventisei immagini in bianco e nero, molte inedite, scattate nel 1991 a Linosa da Gianni Berengo Gardin, e un reportage a colori di 37 scatti di Filippo Romano, realizzati espressamente per questo progetto tra il 2021 e il 2024. L’Acquario Civico ospita questa deliziosa mostra (Insulae Aqua.Gianni Berengo Gardin e Filippo Romano, a cura di Alessandra Klimciuk, sino al 19 gennaio, ingresso 5 euro) è un’indagine fotografica in ascolto del territorio e della comunità che abita la piccola isola di Linosa, luogo affascinante e magnetico, "la più dimenticata d’Italia in mezzo al Mediterraneo". Gianni Berengo Gardin, maestro indiscusso della fotografia internazionale, da sempre impegnato nel reportage sociale e civile, approda a Linosa dal 24 al 26 dicembre 1991 per assistere a quello che lui stesso definisce "il Natale “povero”, ma “vivente” dell’isola di Linosa, la più piccola e la più lontana isola dalla madre patria". In soli tre giorni scatta 46 rullini e alcune delle foto in mostra sono delle chicche. In dialogo con l’indagine fotografica che Filippo Romano – conosciuto a livello internazionale grazie anche a due partecipazioni alla Biennale di Venezia e famoso per i suoi documentari fotografici e reportage di architettura – realizza tra il 2021 e il 2024, oltre trent’anni dopo Gardin, espressamente per questo progetto. St.Con.