FABIO LUONGO
Cultura e Spettacoli

La tragedia sotto Pinochet. Un monologo di coraggio

A Villa Sartirana di Giussano Laura Laterza in uno spettacolo di teatro civile. In scena la drammatica testimonianza di Drina Bavestrello, sfuggita al regime.

L’attrice Laura Laterza sul palco nello spettacolo “Le parole di Drina”

L’attrice Laura Laterza sul palco nello spettacolo “Le parole di Drina”

Un monologo intenso e coinvolgente che racconta il dramma vissuto in prima persona da una giovane 15enne durante il golpe militare di Pinochet in Cile, nel settembre del 1973. Una rappresentazione che porta in scena il coraggio di una ragazza diventata donna matura, con le ferite ancora aperte ma anche con tanta voglia di narrare quello che è stato, per conservare il ricordo di chi ha perso la vita in quei tragici giorni, di chi l’ha rischiata per aiutare chi era in pericolo e di chi ha dovuto abbandonare il suo Paese, costretto all’esilio. È lo spettacolo teatrale dal titolo “Le parole di Drina“, che verrà proposto giovedì alle 21.15 nel parco di Villa Sartirana a Giussano, quinto appuntamento della rassegna “E-State a Giussano“.

Il testo, scritto e interpretato dall’attrice Laura Laterza e messo in scena con la regia di Claudio Orlandini e Cinzia Brogliato, nasce dalla testimonianza di Drina Bavestrello. La vita di una ragazzina che passa le giornate come tanti adolescenti, spensierata e serena, all’epoca del governo di Salvador Allende, finché la mattina dell’11 settembre ‘73 sente scoppiare una bomba dentro l’Università Tecnica dello Stato, proprio di fronte a casa sua. Da lì comincia un’altra vita, difficile e dolorosa, che la precipita nella tragedia: vede l’arresto del padre, mai apertamente oppositore del regime ma brutalmente torturato dagli aguzzini di Pinochet per aver voluto difendere la sua famiglia e i suoi ideali di giustizia; vede la fuga della sorella, ricercata dai golpisti perché militante socialista. Fino all’abbandono obbligato dell’amato Cile, in un addio che la condurrà in Italia, Paese solidale verso gli esuli del Sudamerica degli anni ‘70: qui Drina metterà nuove radici, approdando alla maturità e diventando una donna determinata a coraggiosa, spinta in avanti dalla sua inesauribile voglia di vivere, integrata nel Paese che l’ha accolta e con la volontà di tramandare la memoria di ciò che ha vissuto. L’ingresso è libero. In caso di maltempo l’evento si terrà nella Sala consiliare Aligi Sassu di piazzale Aldo Moro.