GIAN MARCO WALCH
Cultura e Spettacoli

Kirby, la (grande) matita dei supereroi

Un duello a distanza, mai dichiarato, anzi, mai voluto. A immaginarlo sono stati al limite i loro fans: Milton Caniff contro Jack Kirby

Un'opera di Kirby

Milano, 1 settembre 2017 - Un duello a distanza, mai dichiarato, anzi, mai voluto. A immaginarlo sono stati al limite i loro fans: Milton Caniff contro Jack Kirby, il “Rembrandt dei fumetti” contro “The King”, semplicemente “Il Re”. Due stili, due artisti ognuno insuperabile. In questi giorni il mondo dei comics sta ricordando Kirby: scomparso a Thousand Oaks il 6 febbraio 1994, era nato a New York il 28 agosto 1917: avrebbe dunque compiuto cent’anni lo scorso lunedí. Probabilmente disegnando: per lasciare ai suoi ammiratori un tesoro di venticinquemila pagine minuziosamente elaborate stava al tavolo da lavoro anche dodici ore al giorno. Anche Wow Spazio Fumetto ha deciso ovviamente di celebrare il grande disegnatore: domani, negli spazi di viale Campania, si aprirà “L’arte di Jack Kirby - The King of Comics”, mostra che, a cura di Alberto Brambilla e Luca Bertuzzi, esporrà per la prima volta a Milano tavole originali.

Alberto Brambilla, come avete scelto le vostre venticinque tavole nell’”oceanum magnum” di Kirby?

«Siamo partiti dal 1958. E abbiamo selezionato una tavola per ogni personaggio o per ogni ciclo che Kirby inventò. E poi le tavole non sono venticinque, ma ventisette. Una è esposta anche rovesciata: Kirby non puliva mai il suo tavolo di disegno, cosí il retro dei fogli su cui lavorava sí sporcava, finiva per raccogliere tracce di grafite. Ci è piaciuto mostrarne una. L’altra è una testimonianza delle animazioni eseguite per Hanna & Barbera».

Il periodo d’oro?

«Le storie ideate per la Dc Comics mostrano una certa debolezza nelle trame. Strepitoso invece l’ultimo periodo alla Marvel: un Kirby persino sperimentale, che ricorre a tecniche strane, all’uso del

collage».

Disegni e dialoghi: chi era il genio? Kirby o Stan Lee, il suo storico sceneggiatore?

«Le parti fanno la somma: una gara continua”.

Kirby nel fumetto è stato tutto, o quasi. Il movimento dei diritti civili: Pantera Nera. E il complesso militar-industriale: Nick Fury. Gli hippies che sognano una controcultura: i Forever People. E la destra nixoniana, oggi sarebbe trumpiana: Darkseid. E il vecchio soldato stanco: Captain Victory...

«Nella sua fase piú visionaria Kirby è stato messianico, affascinato dal sacro, da un sacro anche violento. Gli Eterni... Era manicheo. Eredità ebraica?».

Wow Spazio Fumetto, Milano, viale Campania 12. Fino al 15 ottobre.