
Jeff Buckley - You and I (da youtube)
Milano, 24 marzo 2016 - In memoria di Jeff, per colmare un’assenza che dura, irricevibile come la sua morte nel fiume, dal 1997. “You And I” (Sony Legacy) è una raccolta di due inediti e otto cover, Bob Dylan, Sly & the Family Stone, The Smiths, Bukka White, Led Zeppelin, voce e chitarra, in una rilettura e sperimentazione intima, libera e nuda. E tutti sappiamo, dalla sua versione di “Hallelujah” di Leonard Cohen, quanto la sua interpretazione fosse fragile e potente. Pubblicati nell’anniversario della sessione nello studio Shelter Island Sound di Steve Addabbo (febbraio 1993) durante la quale vennero mixate la maggior parte delle tracce raccolte in “You and I”.
Dalle note di copertina Mary Guilbert: «Questa volta abbiamo pensato che sarebbe stato bello raccogliere alcune delle registrazioni demo che Jeff ha fatto subito dopo aver firmato con l’etichetta. Questo repertorio, per quanto era ampio e profondo, si è dimostrato all’altezza dei suoi “cafe days” (il periodo in cui suonava al Sin-è dell’East Village di New York). Doveva tenersi il suo pubblico notte dopo notte, settimana dopo settimana, così ha condito la sua scaletta con innumerevoli brani “vecchi ma buoni”. Si è messo alla prova con canzoni che hanno reso popolare tutta una serie di artisti indietro nel tempo fino a Robert Johnson, e con diversi generi da Broadway al pop, dal jazz al rock, e tutto ciò che è nel mezzo. Tutto quello che si doveva fare era farlo entrare in un ottimo studio con un buon tecnico al mixer, accendere il microfono e avviare la registrazione. Oro. Queste registrazioni sono inalterate e inedite. Chiudete gli occhi, alzate il volume o mettete il vostro auricolare. Siete solo voi, lui e i ragazzi della sala di registrazione. Godetevela».
“Just Like a Woman” di Bob Dylan, “Everyday People” scritta da Sylvester Stewart per Sly & the Family Stone; “Don’t Let the Sun Catch You Cryin’” scritta da Joe Green e portata al successo da Louis Jordan e Ray Charles, con un incredibile pronuncia da crooner. “Calling You” scritta da Bob Telson per Jevetta Steele nel film Bagdad Café del 1987, tutta di dentro. “The Boy with the Thorn in His Side” e “I Know It’s Over” degli Smiths; “Poor Boy Long Way from Home” di Booker T. Washington “Bukka” White (da una registrazione del 1939 di John Lomax) e “Night Flight” scritta da John Paul Jones, Jimmy Page, Robert Plant dei Led Zeppelin. Il momento più alto. Si aggiungono la primissima versione inedita del suo classico “Grace” e “Dream of You and I”. Come in “Anthology” dei Beatles si segue la costruzione di una scrittura, di uno stile, dal blues alla ballad, fino a influenze più scure e rock. Ma come ha testimoniato Dylan con Sinatra, con il grande repertorio americano nella memoria e in una parte del cuore.
di MARCO MANGIAROTTI