Inoki e il suo Medioego: "Sono tornato a Milano perché cerco una scossa"

Stasera il rapper classe 1979, all’anagrafe Fabiano Ballarin, è di scena all’Arena Milano Est

Inoki

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  “Ho bisogno di ricominciare a correre”, assicura Inoki preparando la valigia in vista dell’ennesimo trasloco. “Ho deciso di tornare a vivere nella metropoli perché sento il bisogno di quegli stimoli e di quella scossa elettrica che solo Milano sa trasmetterti”. Intanto stasera il rapper classe 1979, all’anagrafe Fabiano Ballarin, è di scena all’Arena Milano Est, con i brani del nuovo album “Medioego”. “Parlo di ritorno, perché a Milano ci ho vissuto già una decina di anni fa”. Poi se n’è andato. Perché? "Perché dopo cinque anni di vita metropolitana mi sono un po’ stancato e ho cercato rifugio in provincia trasferendomi prima a Perugia, dov’è nata pure mia figlia, e poi in Salento. Ora sono di nuovo a Bologna, ma sento crescere la nostalgia del Duomo, perché Milano sta rinascendo ed è il luogo in cui bisogna essere adesso". Pure Don Joe ha focalizzato il suo ultimo disco su Milano. "Citando i Clash, direi che nel rap questo è il momento del ‘London calling’, perché la miglior musica del mondo si produce oltre Manica, ma anche del ‘Milano calling’ perché abbiamo una realtà molto dinamica pure qui. Quanto impattano su questa situazione i tempi che stiamo vivendo? "Da morire. Ci stiamo caricando sulle spalle un bagaglio di psicosi senza precedenti; tutti i problemi e le frustrazioni dell’ultimo anno e mezzo. Siamo in crisi nera, ma in giro c’è pure tanta voglia di tornare a vivere e a sorridere. E questa è un’esigenza più che una speranza". Perché «Medioego»? "Perché il disco l’ho realizzato tra il Salento e Milano; giù vivevo un mio medioevo rurale fatto di campagna e di legna da spaccare, mentre quando salivo a Milano mi trovavo catapultato nell’ego dell’omologazione smart che caratterizza la città. Così ho pensato di unire i due concetti". Cos’è cambiato in lei dal singolo «Trema» in avanti? "Quella è stata la prima canzone in cui mi sono sfidato sui suoni di oggi e di domani. Mi porto dietro un bagaglio di vecchia scuola che, per scartare la nostalgia, sento il bisogno di proiettare nel futuro. Il pezzo l’ho scritto in Puglia i giorni del terremoto in Albania e sentendo le scosse ho pensato di unire più significati - sisma, nuovo suono, voglia di mettermi alla prova - in un’unica parola". Chi avrà stasera sul palco dell’Arena Milano Est? "Ho chiamato ad aprire lo spettacolo alcuni rapper emergenti di Milano, mentre sul palco con me ci saranno Nitro, la bravissima Cleo, e Tredici Pietro (figlio di Gianni Morandi - ndr). Insomma, un sacco di ospiti interessanti".