ANDREA SPINELLI
Cultura e Spettacoli

Il cantautore Giovanni Caccamo: il mio Manifesto contro il nichilismo

L'artista scoperto da Battiato lancia la sfida ai giovani di oggi: «È Il lato B del mio vinile». Domani in Iulm prima tappa del suo tour delle idee

Il cantautore siciliano Giovanni Caccamo

Milano - Dalla sfida con le sue idee è sempre uscito vincitore e non ha intenzione di soccombere proprio ora. Ecco così Giovanni Caccamo, dopo aver pubblicato un disco letterario come "Parola", calarsi in una nuova avventura che comincia domani mattina alle 11 all’auditorio dello Iulm, prima tappa di un cammino che vedrà impegnato fino a giugno nella redazione di un Manifesto sul Cambiamento assieme agli studenti di tredici atenei italiani.

"Si tratta di una serie di simposi universitari per la creazione di un programma sul cambiamento socioculturale, ambientale e spirituale" spiega il cantautore siciliano parlando di questa sua agorà alimentata dalle canzoni di "Parola" che l’11 maggio troverà ospitalità pure nell’Aula Pio XI della Cattolica.

"Concettualmente questo progetto è come se fosse il lato B del vinile stesso".

Da cosa origina il progetto? "Parte dal presupposto che nella storia ci sono momenti in cui l’arte è chiamata a calarsi nella realtà, facendosi portatrice di messaggi, ma anche di azione. Il disco era un po’ la mia risposta all’appello con cui Camilleri spronava i giovani nella ricerca di un nuovo umanesimo, mentre il Manifesto è un concorso d’idee per migliorare la società in cui viviamo che lancio a tutti i giovani italiani ritagliandomi un ruolo di semplice coordinatore".

Come intende articolare questa sua attività?

"Oltre agli incontri, i ragazzi potranno scaricare dal sito giovannicaccamo.it un pdf con decine di parole di cambiamento a cui aggiungere idee e riflessioni. La prima di queste parole su cui immaginare il domani l’ho decisa io ed è ‘gratitudine’".

A cosa porterà quest’impresa?

"Soprattutto in tempi critici come gli attuali serve un’energia positiva. Il Manifesto è di fatto una raccolta, un libro (ma non so se ne trarrò pure un podcast), di idee che verrà pubblicato come re-pak del disco parola. Lo vorrei consegnare pure al Presidente della Repubblica e a Papa Francesco, oltre che ad artisti e uomini di cultura perché possano farne tesoro".

«La parola ai giovani» è pure il titolo del saggio in cui il filosofo Umberto Galimberti parla della generazione «dei senza» (casa, lavoro, famiglia…) e del suo «nichilismo attivo».

"Nella prima pagina del mio progetto dico che nasce per ‘combattere’ il nichilismo e l’oscurantismo dei tempi. Nella società la fiamma forse c’è ancora, ma è sottovuoto. I giovani, invece, sono passati dal nichilismo passivo della resa a quello attivo dell’esserci, del non spegnere i propri sogni, del trasformare quella fiamma sottovuoto in vita".