ROBERTO CANALI
Cultura e Spettacoli

Giancarlo Vitali, l’artista che catturò l’anima del lago

A sette anni dalla sua scomparsa apre a Bellano il museo dedicato a Giancarlo Vitali, l’artista che ha saputo...

Giancarlo Vitali ha saputo cogliere con i suoi quadri l’«anima» più intima della comunità del lago. Cento i suoi dipinti della collezione permanente

Giancarlo Vitali ha saputo cogliere con i suoi quadri l’«anima» più intima della comunità del lago. Cento i suoi dipinti della collezione permanente

A sette anni dalla sua scomparsa apre a Bellano il museo dedicato a Giancarlo Vitali, l’artista che ha saputo cogliere con i suoi quadri l’anima più intima della comunità del lago. Il nuovo polo museale verrà inaugurato all’interno di Palazzo Loria, in via Manzoni 50, e include un centro studi e un laboratorio espositivo, offrendo una lettura inedita del lavoro dell’artista e un dialogo con maestri passati e contemporanei. Giancarlo Vitali (Bellano, 1929-2018), autodidatta cresciuto in una famiglia di pescatori, ebbe un percorso artistico unico.

Nel 1947 espose alla Biennale d’Arte Sacra di Milano con Carlo Carrà. Nonostante una borsa di studio a Brera, rinunciò per motivi economici. Smise di esporre fino agli anni Ottanta, poi nel 1983 fu riscoperto da Giovanni Testori la cui stima portò alla sua prima personale nel 1985. Il museo si inserisce nel progetto "Bac Bellano Arte Cultura", un percorso di oltre un chilometro. Il progetto, sostenuto da Fondazione Cariplo, è stato reso possibile dalla donazione della famiglia Vitali al Comune e ad ArchiViVitali Ets dell’intero corpus incisorio (560 fogli) e di tredici progetti espositivi. La collezione permanente raccoglie cento opere realizzate tra il 1940 e il 1980.

La prima sala ricostruisce il mondo intimo di Vitali attraverso ritratti, tra cui la compagna Germana (1955) e un autoritratto diciassettenne (1946), testimoniando un talento precoce e autodidatta. La seconda sala presenta nature morte (fiori secchi, animali vivi e morti) e scene di vita popolare bellanese. Il corridoio espone altre nature morte (1940-2000) e banchetti consumati, simboli di caducità. L’ultima sala confronta dipinti di girasoli appassiti e corpi squartati di animali, tra cui "Toro Squartato IV" (1984). Ogni anno, il museo ospiterà una mostra temporanea curata da Chiara Gatti, direttrice artistica di Bac Bellano Arte Cultura, mettendo in relazione l’opera di Vitali con artisti di diverse epoche e provenienze, riflettendo sul ruolo dell’arte contemporanea.

mail: roberto.canali@ilgiorno.it