Frida Bollani a Lecco. "Da sola in tour mi sento libera"

La figlia di Stefano attesa il 9 ottobre a “#leparolevalgono”, il festival della lingua italiana organizzato dalla Fondazione Treccani Cultura

Frida Bollani questa sera a Lecco

Frida Bollani questa sera a Lecco

Trovate questo articolo all'interno della newsletter "Buongiorno Milano". Ogni giorno alle ore 7, dal lunedì al venerdì, gli iscritti alla community del «Giorno» riceveranno una newsletter dedicata alla città di Milano. Per la prima volta i lettori potranno scegliere un prodotto completo, che offre un’informazione dettagliata, arricchita da tanti contenuti personalizzati: oltre alle notizie locali, una guida sempre aggiornata per vivere in maniera nuova la propria città, consigli di lettura e molto altro. www.ilgiorno.it/buongiornomilano 

Di padre in figlia. Attesa il 9 ottobre a “#leparolevalgono”, il festival della lingua italiana organizzato a Lecco dalla Fondazione Treccani Cultura, Frida Bollani Magoni deve a papà Stefano l’amore per il piano e a mamma Petra quello per la scena. Con due genitori così, un destino (se non segnato) molto agevolato, che l’ha trasformata a soli 16 anni in una stella del piano grazie alla versione di “Hallelujah” eseguita su RaiTre e all’esibizione al Quirinale per la Festa della Repubblica. Ora Frida di anni ne ha 17 e a Lecco conclude il suo primo tour, 25 esibizioni da un capo all’altro della penisola.

Frida, cosa proporrà al pubblico del Teatro Cenacolo Francescano? "Ci saranno dei pezzi che non mancano mai nella mia scaletta come “I’ll miss you“, scritta sul testo di Benedetta Marianelli, una mia amica pisana nipote del compositore premio Oscar Dario Marianelli, e “La cura“ di Battiato, che ho cantato pure al Quirinale. Ma amo molto pure il momento in cui faccio il verso a Bollani". Qual è la caratteristica di suo padre su cui ironizza? "Lui al piano ne fa di tutti i colori, però io scherzo sul modo in cui usa gli accordi, spesso dissonantissimi". Stasera suo padre è a Bergamo e il 10 ottobre sua madre a Milano col progetto Musica Nuda, gli farà qualche sorpresa? "Probabilmente no. Ho suonato con l’uno e con l’altra tante volte, ma ora che ho un mio tour è più complicato. E poi m’è ricominciata la scuola". Pure lei in concerto attinge da “Jesus Christ Superstar”. "È il mio musical preferito, anche perché lega tantissimo i Bollani; oltre al babbo, infatti, lo cantava in scena pure zia Manuela una decina di anni fa. Tant’è che in “Piano variations on Jesus Christ Superstar“ ci siamo sia io che la zia e Valentina Cenni". Un progetto che le piacerebbe realizzare? "Sto lavorando tanto in studio, ma oltre ai brani piano-voce mi piacerebbe lavorare in duo e in trio; da sola ho tutta la libertà che voglio, ma sono convinta che il confronto con gli altri mi regalerebbe altri tipi di libertà. La musica è condivisione". Parenti esclusi, con chi le piacerebbe collaborare? “Ovviamente con Oren Lavie, dice che a forza di citarlo nelle interviste lo sto facendo diventare famoso in Italia e spero che venga presto a sdebitarsi (ride), ma anche Jacob Collier. Da un personaggio così avrei solo da imparare”.