Bresh di scena questa sera a Cremona con Oro Blu

Andrea Brasi è fra i rapper emergenti. E il 22 ottobre al Fabrique di Milano

Andrea Brasi in arte Bresh

Andrea Brasi in arte Bresh

"Se potessi fare un feat lo farei con Bresh" rappa Massimo Pericolo in “Se rinasco” dando voce ad un mondo urban focalizzato sul “fenomeno” ligure con grande entusiasmo. Andrea Brasi, per le playlist semplicemente Bresh, è infatti uno dei rapper più forti e seguiti del momento, come conferma lo spettacolo con cui è di scena stasera a Cremona, sul palco del Tanta Robba Festival, il 10 settembre all’Epicentro Music Festival di Brescia e il 22 ottobre al Fabrique di Milano. "Torno in Lombardia dopo il live del mese scorso al Nameless, uno dei più belli che abbia mai fatto" dice. "Grazie al calore del pubblico che mi è piombato addosso come poche altre volte, la ricordo come una serata davvero speciale. Questo mi fa dire che qualcosa delle sessioni di registrazione dell’ultimo album ha funzionato bene. Il disco che porto in tour, infatti, è "Oro Blu", titolo che m’è venuto un paio di anni fa quando l’acqua è stata quotata in borsa diventando, per contrapposizione con l’‘oro nero’, ‘oro blu’. Nelle canzoni ho, infatti, pensato di fotografare questo momento in cui pure il necessario ha un prezzo scendendo nell’intimità per fondere, insomma, nello stesso pezzo il lato sociale del nostro essere a quello più intimo e privato. E poi l’acqua, il mare, sono sicuramente il mio elemento; non fosse altro perché sono nato a Bogliasco, a due passi da Genova".

Bresh, che se dovesse fare un feat chiamerebbe "i big con cui sono cresciuto, vale a dire Guè, Marra, Fibra, i Dogo, o, guardando all’estero, Meek Mill e Roddy Rich" è un figlio della Drilliguria, il collettivo costituito con Tedua, Izi, Vaz Tè, Disme, Guesan, Ill Rave, con cui s’è fatto notare già dal 2016 grazie a progetti come “Aspettando Orange County Mixtape” e “Orange County Mixtape”. "Attratti dalle mille possibilità di Milano, abbiamo lasciato Genova tutti in giovane età" dice. "Io, ad esempio, avevo appena 19 anni; ma uscire dalla zona di comfort, allontanandoci dalla città, dalla famiglia, dagli amici, è divenuta una scelta fondamentale del nostro percorso. Prima abitavamo tutti in casa di Mirko (Martorana alias Rkomi - ndr) a Calvairate e non avevamo un euro, mentre ora ci ritroviamo a cena in bei ristoranti che ci fanno apprezzare ancora di più il nostro percorso". Di starsene in tour Bresh-Brasi non smetterebbe mai. "La pandemia è esplosa subito dopo la pubblicazione di ‘Che io mi aiuti’, il mio primo disco, e quindi per presentarlo ho dovuto attendere i live dell’estate scorsa, che però dovevano fare i conti con restrizioni e platee non superiori ai mille spettatori. Ora cantare live è decisamente un’altra cosa e il contatto diretto con il pubblico lo puoi finalmente sentire".