SIMONA BALLATORE
Cultura e Spettacoli

Voilà nonna Bouchet, senza trucco

L’attrice al Nuovo e al cinema: "Scollatemi il ruolo di icona sexy"

Barbara Bouchet e Gianfranco D'Angelo

Milano, 28 febbraio 2018 - «Via il trucco e via l’immagine di icona sexy: sono nonna e anche al cinema voglio fare la nonna». Barbara Bouchet torna a Milano nei panni di Barbara, la prima moglie di “Quattro donne e una canaglia”, in calendario il 3 e il 4 marzo al Teatro Nuovo. Ed è pronta a tornare sul grande schermo il 15 marzo con “Metti la nonna in freezer”, la commedia diretta da Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi, con Miriam Leone e Fabio De Luigi.

Si chiama come lei, ma quanto le assomiglia Barbara?

«Per niente. È la prima moglie che non ha mai accettato in nessuna maniera la separazione, tanto che diventa la migliore amica della seconda moglie per vivere in “simbiosi” con lei e considerare la “canaglia” sempre suo marito. Io non potrei mai farlo. E poi mette sempre il becco su tutto».

E come ha fatto a calarsi nella parte?

«È stato difficilissimo. All’inizio quando me lo proposero ero molto perplessa, la vedevo così distante da me, non ritrovavo le mie idee. Ed ero così dispiaciuta, perché la commedia è molto simpatica e intelligente, con donne che non si mettono in guerra ma sono complici. Con la complicità si vince. Devo dire che l’abito di scena mi ha aiutato molto a entrare nella parte, mi ha dato l’input: dovevo essere sopra le righe per mettermi nei panni della prima moglie».

Il primo amore non si scorda mai.

«Già. Almeno per la Barbara della commedia. Io non sono una che rimane attaccata all’uomo che la lascia. Un conto se sono io a mettere la parola fine...».

Com’è tornare a Milano?

«Fantastico, il pubblico è bellissimo, molto critico ma non mi spaventa più, ha accolto bene lo spettacolo. È la prova del nove: se superi Milano puoi andare ovunque».

Da moglie a nonna. A marzo la vedremo al cinema con “Metti la nonna in freezer”.

«Sì, finalmente. Lo aspettavo da tanto. Volevo uscire dal mio personaggio di donna sexy. Voglio trasformarmi in quello che sono nella vita: sono nonna di due bellissime nipotine dagli occhi blu. Quando ho saputo della commedia mi sono presentata al provino così, senza trucco. Ed è andata benissimo, ci sono voluti due registi giovani, Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi, per riuscire ad andare oltre al simbolo del sesso e a quel ruolo di icona a cui tutti restano ancora incollati. E invece la vita va avanti e io insieme alla vita».

Sogno nel cassetto?

«Sto aspettando il ruolo della mia vita, appunto: voglio fare la nonna in un film drammatico».

Beh, già qui finisce in freezer...

«Sì, ma si ride di gusto, è una commedia: è un film fresco, con attori bravissimi. Devo dire che in effetti è più complicato far ridere che far piangere. Ma adesso vorrei tanto un ruolo drammatico: Barbara Bouchet è pronta».