MARIA GRAZIA LISSI
Cultura e Spettacoli

La stagione del Teatro alla Scala. Il 7 ‘Lady Macbeth’ di Šostakovič . Chailly e Netrebko nel Nabucco

Per ora nessuna rivoluzione di Ortombina: a Sant’Ambrogio l’opera censurata da Stalin (e legata a Milano). La “Carmen” di Bizet con la direzione di Myung-Whun Chung, che sarà direttore musicale dal 2027.

Una stagione che attraversa storie, pagine immense di musica e di varie epoche. Così si può riassumere il cartellone del Teatro alla Scala 2025/2026, il più atteso dell’anno e non solo in Italia.

La prima stagione scaligera firmata da Fortunato Ortombina propone grandi titoli e qualche chicca inattesa. Riccardo Chailly sceglie come opera d’apertura un capolavoro assoluto del Novecento “Una Lady Macbeth nel distretto di Mcensk” di Dimitrji Šostakovič, tratta dall’omonimo romanzo di Leskov; seconda opera russa dopo il “Boris Gudonov” di Musorgskij con cui il maestro inaugurò la stagione 2022/2023. Chailly eseguirà la prima versione, quella del 1934 che irritò al tal punto Stalin che la utilizzò per denigrare la musica di Šostakovič come scrisse la Pravda. "Un caos di suoni, urla,ritmi indiavolati pensati per un pubblico borghese perverso. Inadatta al popolo sovietico". La seconda versione è datata 1963 ed è, in qualche modo, legata a Milano. La Scala venuta a sapere che l’autore stava riscrivendola provò a contattare Mosca per rappresentarla in prima mondiale ma non vi riuscirono. Il 2026 vede l’ultimo capitolo “Götterdämmerung” (Il crepuscolo degli dei) dell’Anello wagneriano, dal 1 al 17 febbraio, sul podio si alterneranno, come nei precedenti episodi, Alexander Soddy e Simone Young, regia di David McVicar. L’intero ciclo riprende in continuato, come avrebbe voluto Wagner, come avviene ancora oggi nel Teatro da lui fondato a Bayreyth; sul podio in alternanza, gli stessi Maestri dal 1 al 15 marzo 2026.

L’epico romanzo wagneriano echeggerà per due mesi al Piermarini permettendo un viaggio nel mito senza fermate. Dal 1 al 29 aprile torna “Turandot” di Puccini con la regia di Livermore, direzione di Nicola Luisotti, protagonista Anna Pirozzi/Ewa Plonka. Emblema dell’opera simbolista arriva alla Scala “Pelléas et Mélisande” di Claude Debussy, diretta da Maxime Pascal con, per la prima volta al Piermarini, l’ acclamato Romeo Castellucci, dal 22 aprile al 9 maggio 2026; in scena Bernard Richter e Sara Blanch.

Riccardo Chailly torna dal 16 maggio al 9 giugno 2026 per “Nabucodonosor” di Verdi con un cast amatissimo e super verdiano, Netrebko, Salsi, Meli; regia di Alessandro Talevi. Ben tornata “Carmen” di Bizet con la direzione di Myung-Whun Chung, nuova produzione con Royal Opera House Covent Garden, Teatro Real Madrid, regia di Damiano Michieletto, fra i protagonisti Clementine Margaine e Stephanie d’Oustrac, Vittorio Grigolo e Matthew Polenzani, dall’8 al 27 giugno 2026.

Speranza Scapucci è l’altra donna, dopo Young, a salire sul podio scaligero; in programma “Lucia di Lammermoor” di Donizetti dal 26 giugno al 17 luglio 2026 con Rosa Feola, Boris Pinkhasovich e Michele Pertusi; sempre di Donizetti si potrà ascoltare “L’elisir d’amore” diretta da Marco Alibrando.