Amen, la resistenza della vita secondo Recalcati

"Il grande tema di Amen è la resistenza della vita non solo al destino ineluttabile della morte ma soprattutto alla...

"Il grande tema di Amen è la resistenza della vita non solo al destino ineluttabile della morte ma soprattutto alla...

"Il grande tema di Amen è la resistenza della vita non solo al destino ineluttabile della morte ma soprattutto alla...

"Il grande tema di Amen è la resistenza della vita non solo al destino ineluttabile della morte ma soprattutto alla tentazione della morte. Come può la vita essere viva anche dove c’è la presenza della fine?". Ci raccontava così, qualche tempo fa, Massimo Recalcati. Presentando il debutto del suo primo testo teatrale. Che da lunedì torna al Franco Parenti, stavolta per la regìa di Claudio Autelli. Mentre in scena si sono moltiplicati gli interpreti. Visto che il progetto nasce con la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. E in particolare con il 3° anno del Corso Recitazione. Spazio a Tommaso Allione, Ludovica Angelini, Andrea David, Francesco Della Volpe, Caterina Erba, Roberta Gallo, Camilla Lacaud, Gabriele Martini, Pietro Moser, Carlotta Pistillo, Yulia Redila, Daniele Santoro, Filippo Siano e Giorgia Zatti. Un vero e proprio coro. Molteplicità inedita di voci, di corpi, di sguardi. Per affrontare i grandi temi dell’umano. La complessità del mondo, i dubbi sul futuro, l’irrequietezza del presente. Una gioventù plurale. Che fa i conti con sé e con la vita. Mentre figure emblematiche emergono dalla scrittura dello psicoanalista: il Figlio, legato alla leggenda di una nascita prematura (in lui s’intrecciano il mistero della fine e l’energia dell’inizio); il Soldato, simbolo di resistenza; la Madre, profilo archetipico di cura, che protegge e che salva. Repliche fino a domenica 1 giugno. D.V.