Corovavirus, zone rosse a Nembro e Alzano. Gallera: "Verbali dicono che noi le volevamo"

L'assessore al Walfare: "Lo avevamo comunicato anche al ministro Speranza"

L'assessore al Welfare Giulio Gallera

L'assessore al Welfare Giulio Gallera

Milano, 7 agosto 2020 - Il verbale del Comitato tecnico scientifico nazionale del 3 marzo scorso nel quale si proponeva al governo l'istituzione della zona rossa anche per i comuni di Alzano e Nembro per limitare la diffusione del coronavirus, "mostra che ci fu un confronto tra gli esperti e la Regione Lombardia e che quest'ultima propendeva per la necessita' di chiudere i due comune della Bergamasca". Lo ha spiegato all'AGI, l'assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio  Gallera. "Il verbale da' atto di questo: dice che ci siamo sentiti con loro per questo, perche' per noi andava fatta, avevamo visto che gli ultimi due giorni, il 2 e il 3 marzo, il numero dei contagi era crescente e quindi le misure che si erano adottate il primo marzo non erano cosi' efficaci, e che bisognava fare qualcosa di piu'". 

Quanto sostenuto da Gallera trova in effetti riscontro neri verbali : "E' stato sentito per via telefonica l'assessore Gallera ed il dg Caiazzo della Regione Lombardia - si legge - che confermano i dati relativi all'aumento nella regione e, in particolare, nei due comuni", cioè Alzano e Nembro.

"E' un verbale, continua l'assessore Gallera, che mostra che "la Regione Lombardia si è confrontata con il Cts sulla necessita' di istituire la zona rossa, che ci ha portato a condividere con quegli esperti, che erano il riferimento scientifico del paese, la necessita' e l'opportunita' di istituirla".

Ma quando vi siete resi conto che le cose non andavano in quella direzione cosa avete fatto? "Noi che le cose non andavano in quella direzione lo abbiamo visto con tristezza il 7 forse - spiega ancora all'AGI l'assessore Gallera - il 4 viene il ministro (Roberto Speranza, ndr.), chiamato da noi appositamente per fare una riunione sul problema della Lombardia e sulla zona rossa, e ci ribadisce che le cose verranno fatte. Poi il 5 arrivano i militari: cosa dovevamo fare, piu' che avere l'evidenza che le cose stavano andando come avevamo richiesto...". Quanto alla dichiarazione del premier Giuseppe Conte, che avrebbe detto ai magistrati di non aver mai ricevuto il verbale del Cts del 3 marzo su Alzano e Nembro, l'assessore non commenta e taglia corto con "questo non deve chiederlo a me".