Covid, Lombardia zona gialla: ecco le regole per negozi e centri commerciali

Con il nuovo Dpcm gli esercizi commerciali possono allungare l'orario fino alle 21. Ma nei festivi non tutti possono tenere aperto

Lombardia, negozi aperti in zona gialla

Lombardia, negozi aperti in zona gialla

Milano, 6 dicembre 2020 - E' grande attesa, in Lombardia, per venerdì 11 dicembre. Proprio quel giorno, la regione dovrebbe passare alla zona gialla. Ma intanto, già da quando è diventata arancione, i negozi sono stati riaperti , salvando lo shopping natalizio. Inoltre, il presidente del Consiglio, illustrando il nuovo Dpcm di Natale, ha annunciato che i negozi resteranno aperti, e anzi, per permettere a tutti di andare in sicurezza a fare acquisti sarà allungato l'orario fino alle 21. Diversa la questione dei centri commerciali, che fino all'ultimo hanno sperato nell'apertura nei weekend, ma non c'è stato nulla da fare.

Negozi aperti fino alle 21

Tra le misure del nuovo Dpcm, c'è anche l'allungamento dell'orario di apertura dei negozi. Dal 4 dicembre al giorno dell'Epifania, il 6 gennaio, i negozi al dettaglio potranno rimanere aperti fino alle 21 su tutto il territorio nazionale, a patto che si tratti di zona gialla o arancione, ancora esclusa la zona rossa. All'interno dei negozi sarà obbligatorio mantenere il distanziamento e utilizzare la mascherina. L'allungamento dell'orario di apertura serve a rafforzare ancora di più il concetto di ingresso contingentato, in modo che tutti possano fare acquisti in sicurezza. 

Centri commerciali chiusi nel fine settimana

Niente da fare per i centri commerciali, che sembrava potessero riaprire per i giorni di festa. Nei fine settimana, festivi e prefestivi "sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili", si legge nel nuovo Dpcm. Fanno eccezione, e potranno restare aperti anche durante festivi e weekend e anche se all'interno dei centri commerciali: "Farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generai alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole".

Zona gialla: cosa cambia per negozi e centri commerciali?

Negozi e centri commerciali sono aperti?

Sì, non sono previste limitazioni alle categorie di beni vendibili. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.

A quali regole devono attenersi i commercianti e i gestori degli esercizi commerciali al dettaglio?

Le attività commerciali al dettaglio si svolgono comunque a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all'interno dei locali più del tempo necessario all'acquisto dei beni. Inoltre, le attività aperte devono rispettare i protocolli o le linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi, relativi rispettivamente al “Commercio al dettaglio” e alle “Misure per gli esercizi commerciali”. Fra queste vi è il mantenimento, in tutte le attività, del distanziamento interpersonale e la pulizia e l’igiene ambientale almeno due volte al giorno e in funzione dell’orario di apertura, nonché la garanzia di adeguata aereazione naturale e ricambio d'aria. È inoltre obbligatorio far rispettare le altre misure anti-contagio, come l’ingresso uno alla volta negli esercizi di vicinato (fino a 40 metri quadrati), oltre a un massimo di due operatori e l’accesso regolamentato e scaglionato, in proporzione alla relativa superficie aperta al pubblico, nelle medie e grandi strutture di vendita, differenziando, ove possibile, percorsi di entrata e di uscita. A tal fine, è obbligatorio esporre un cartello che indichi il numero massimo di persone che possono essere contemporaneamente presenti all’interno dei locali. Infine, è previsto l’uso obbligatorio di mascherine e guanti per i lavoratori e quello del gel per disinfettare le mani e dei guanti monouso, particolarmente negli esercizi di vendita di generi alimentari e bevande, da mettere a disposizione in prossimità delle casse e dei sistemi di pagamento, nonché, ove possibile, individuare percorsi diversi per entrate e uscite.

Nei negozi va indossata la mascherina? 

I dispositivi di protezione delle vie respiratorie (meglio conosciuti come mascherine) devono essere obbligatoriamente indossati sia quando si è all’aperto, sia quando si è al chiuso in luoghi diversi dalla propria abitazione, fatta eccezione per i casi in cui è garantito l’isolamento continuativo da ogni persona non convivente.

Si possono consegnare e montare i mobili o gli oggetti acquistati prima dell'introduzione delle restrizioni al commercio?

Sì, le vendite di mobili avvenute in negozio prima delle restrizioni, che non si fossero ancora concluse con la consegna e il montaggio, possono assimilarsi alle vendite a distanza.