Covid e vaccini: Walter Ricciardi di nuovo nella bufera

Il Consiglio di Stato dà ragione al Codacons. Ora toccherà all'Anac verificare i rapporti con le case farmaceutiche quando era presidente dell'Istituto Superiore di Sanità

Walter Ricciardi

Walter Ricciardi

Roma - La V sezione del Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Codacons contro Walter Ricciardi: l'Autorità Anticorruzione dovrà infatti riaprire il dossier sulle possibili incompatibilità nell'attività del consulente del ministro della Salute Roberto Speranza. Lo annuncia il Codacons, che aveva presentato ricorso prima al Tar, poi al Consiglio di Stato, contro la decisione dell'Anac di archiviare un esposto dell'associazione in cui si denunciavano conflitti di interesse in capo a Walter Ricciardi, promotore del piano nazionale di prevenzione vaccinale per il biennio 2016-2018. Intanto alla guida dell'Istituto Superiore di Sanità ora c'è Silvio Brusaferro mentre Ricciardi è stato nominato direttore scientifico di Ics Maugeri.

Silvio Brusaferro (Ansa)
Silvio Brusaferro (Ansa)

L'esposto

Ricciardi "rivestiva il ruolo di presidente Iss pur avendo ricevuto finanziamenti e sponsorizzazioni da aziende farmaceutiche produttrici di vaccini (Glaxo Smith Kline, Pfizer, Sanofi Pasteur Msd e AbbVie Srl). Vicenda che, come noto, a seguito delle denunce del Codacons sfociate nell'inchiesta giornalistica de Le Iene, portò Ricciardi alle dimissioni", spiega l'associazione. Una archiviazione che il Consiglio di Stato ha ritenuto ingiusta perché basata su una istruttoria "carente", e che non ha considerato i finanziamenti ricevuti da Ricciardi anche durante il suo mandato come presidente dell'Iss. Scrivono i giudici nella sentenza (Presidente Luciano Barra Caracciolo, Relatore Raffaele Prosperi): "Nel merito l'appello deve essere accolto, stante la fondatezza assorbente del primo e del quarto motivo, esaminabili congiuntamente, i quali il primo sostiene che gli uffici dell'Anac debbano prestare particolare attenzione, nell'ambito di propria competenza, ad eventuali indizi di violazioni delle disposizioni di legge in materia di inconferibilità e incompatibilità, procedendo, se del caso, a specifica segnalazione per più approfondite indagini, il quarto sulla stessa linea, secondo cui gli approfondimenti svolti dall'Anac sono consistiti solo ed esclusivamente in una interlocuzione con il Rpct dell'Istituto Superiore di Sanità".

Incompatibilità

 Il Consiglio di Stato ricostruisce anche i rapporti economici intercorsi tra Walter Ricciardi e le case farmaceutiche, nel periodo della sua permanenza all'Iss. Nella sentenza il Consiglio di Stato evidenzia l'incompatibilità del suo ruolo come nell'Istituto Superiore di Sanità per le attività svolte presso privati non risultavano specifiche autorizzazioni e l'insieme si poneva in palese contrasto con l'apparato normativo apprestato dall'art. 53 del d. lgs. 30 marzo 2001 n. 165 sulle incompatibilità dei dipendenti pubblici; va aggiunto che l'Istituto Superiore di Sanità doveva varare il piano vaccinale nazionale 2016-18 e proprio le case farmaceutiche in rapporto con il controinteressato erano notoriamente tra le più interessate ai contenuti del piano".  Per effetto di tale sentenza " ora l'Anac dovrà riaprire il dossier sui conflitti di interesse di Walter Ricciardi e, in attesa delle risultanze della nuova istruttoria dell'Autorità, il Ministro della Salute Speranza dovrà rimuovere con effetto immediato Ricciardi da qualsiasi incarico pubblico, pena una denuncia per abuso di atti d'ufficio da parte del Codacons", commenta l'associazione.