Vaiolo delle scimmie, due nuovi casi di positività in Lombardia

Entrambi sono in isolamento: positività diagnosticate al San Raffaele e all'ospedale di Verona

Il San Raffaele

Il San Raffaele

Milano, 25 maggio 2025 - Due nuovi casi positivi al vaiolo delle scimmie in Lombardia. Entrambi i pazienti sono ora in isolamento nel loro domicilio, sotto osservazione e in condizioni stabili non preoccupanti. Il primo paziente è stato diagnosticato positivo dal San Raffaele di Milano con il supporto dell'Asst Sacco, il secondo dall'ospedale di Verona. Entrambi i casi sono riconducibili a cluster internazionali. Nel pomeriggio, l'assessore al Welfare Letizia Moratti aveva dichiarato: "La Regione Lombardia ha già attivato tutte le procedure necessarie per tenere sotto controllo questa patologia. Dalla segnalazione che i medici di famiglia fanno sui casi all'isolamento del paziente fino alle modalità di trattamento. È una patologia assolutamente sotto controllo".

Passi avanti nella ricerca arrivano dalla Spagna: l'Istituto di Salute Carlo III, con sede a Madrid, ha ottenuto il genoma completo del virus, malattia di cui sono stati individuati alcune decine di casi anche in Spagna e in altri Paesi, a partire da 23 pazienti. Lo ha reso noto il direttore dell'istituto, Cristóbal Bielda Iniesta, spiegando che, con ogni probabilità, la variante individuata è quella che sinora era circolata principalmente in Africa occidentale, quindi la "meno maligna" delle due conosciute. Il sequenziamento del genoma verrà reso pubblico nei prossimi giorni. "È stato uno sforzo tremendo, realizzato in pochi giorni - ha sottolineato Bielda - È il più grande evento di sequenziamento di massa su un focolaio di queste caratteristiche mai realizzato sul monkeypox".

Nel pomeriggio, tramite una circolare, il Ministero della Salute aveva reso noto che "in specifici contesti ambientali ed epidemiologici, sulla base delle valutazioni delle autorità sanitarie, potrebbe essere richiesta l'applicazione di misure quarantenarie". La vaccinazione post-esposizione contro il vaiolo delle scimmie "idealmente entro quattro giorni dall'esposizione, può essere presa in considerazione per contatti a rischio più elevato come gli operatori sanitari, compreso il personale di laboratorio, previa attenta valutazione dei rischi e dei benefici".