Vaccinazioni pediatriche, il crollo dopo il Covid: poche regioni raggiungono i target. La situazione in Lombardia

Poca copertura non solo per i vaccini raccomandati ma anche per quelli obbligatori. Lo studio della Fondazione Gimbe

Un bimbo viene sottoposto al vaccino

Un bimbo viene sottoposto al vaccino

Milano – L’emergenza Covid ha determinato, negli anni 2020 e 2021, un ritardo rilevante nell'erogazione delle vaccinazione obbligatorie pediatriche (anti-poliomielite, anti-morbillo e anti-varicella).

Le vaccinazioni obbligatorie

Secondo quanto emerge da una recente analisi condotta dalla Fondazione Gimbe per valutare – sulla base dei dati pubblicati dal Ministero della Salute – l'impatto della pandemia sulle coperture delle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate, il Lazio è l'unica regione italiana ad aver raggiunto i target per tutte le tre le vaccinazioni obbligatorie nel 2021. Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia, Umbria e Veneto raggiungono i target previsti per i vaccini anti-poliomielite e anti-morbillo, ma non per il

vaccino anti-varicella. Infine, Campania, Friuli Venezia Giulia e Molise raggiungono i target raccomandati solo per il vaccino anti-poliomielite, per il quale la Provincia Autonoma di Bolzano (75,62%) si colloca in ultima posizione.

Le vaccinazione raccomandate

Sul fronte delle vaccinazioni raccomandate, per l'anti-meningococco B solo la Lombardia supera il target raggiungendo una copertura del 95,61%. Le Regioni che non raggiungono il target mostrano valori che variano dal 49,95% della Provincia Autonoma di Bolzano al 91,84% del Veneto. Per la vaccinazione anti-pneumococcica le coperture variano dal minimo della Provincia Autonoma di Bolzano (71,71%) al massimo di Molise e Umbria (94,51%). Le coperture per l'anti-rotavirus, eccetto che nella Provincia Autonoma di Bolzano (39,68%) e in Valle d'Aosta (40,23%), si collocano sopra il 50% in tutte le Regioni, 11 delle quali superano il 75%: Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Molise, Piemonte, Provincia Autonoma di Trento, Puglia, Sardegna e Veneto.

Coperture insufficienti

Secondo la Fondazione Gimbe, le coperture vaccinali risultavano già insufficienti nel 2019, quando solo 14 Regioni raggiungevano il target per il vaccino esavalente, 9 per il trivalente, 3 per l'anti-pneumococco e nessuna per l'anti-varicella e l'anti-meningococco B. I dati del 2020 mostrano che la pandemia ha avuto un impatto rilevante sulla vaccinazione esavalente e trivalente, rispettivamente con una riduzione da 14 a 9 e da 9 a 3 Regioni che hanno raggiunto i target. Nel 2021, invece, si registra un parziale recupero per il vaccino trivalente, con 6 Regioni che raggiungono il target rispetto alle 3 del 2020. Tuttavia nel 2021 il livello delle coperture vaccinali rimane sotto ai target raccomandati, in paticolare per i vaccini di introduzione più recente (anti-rotavirus e anti-meningococco).

Il commento

"Se già nel 2019 - commenta Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - i programmi di vaccinazione pubblica mostravano difficoltà a raggiungere i target raccomandati a causa dell'esitazione vaccinale, la pandemia Covid-19, con l'inevitabile riorganizzazione dei servizi, il limitato accesso alle strutture sanitarie e la paura del possibile contagio, ha avuto un impatto rilevante sulle coperture vaccinali pediatriche. Tuttavia, l'entità della loro riduzione nel 2020 e il rapido recupero nel 2021 dimostrano che i servizi vaccinali del territorio hanno retto adeguatamente l'emergenza riuscendo a garantire, nella maggior parte delle Regioni, la continuità del servizio".