Milano – Più di un lombardo su dieci (10,8%) parte per le vacanze con la paura concreta di subire un furto. Il 12% delle donne e l’8,5% degli uomini. Secondo Vamonos-Vacanze.it, il tuor operator italiano specializzato in viaggi di gruppo che ha approfondito la percezione della sicurezza alla vigilia delle ferie estive tramite un’indagine commissionata all’istituto di ricerca Ircm, il 61,7%, pur non temendo concretamente di subire un furto in casa durante la propria assenza, manifesta preoccupazione. Al contrario, solo poco più di un lombardo su due (55,6%) ritiene di avere implementato una giusta prevenzione.
Milano è la provincia dove il timore concreto di subire la visita dei ladri è più alto: 18,5%. Un dato che tra le donne arriva al 20% (una su cinque), mentre tra gli uomini scende al 17%. Seguono Lecco col 12%, Bergamo e Mantova con l’11,5% e Brescia con l’11%, mentre negli altri territori il timore concreto scende sotto la media regionale.
Milano si conferma anche la più preoccupata: 87,5%. Tra capoluogo e provincia il 97% delle donne vive questo stato d’animo durante l’assenza da casa. A Mantova e Cremona la scarsa sensazione di sicurezza riguarda rispettivamente il 78,5% e il 73% dei residenti. Lodi, con il 63%, si colloca al quarto posto, al di sopra della media lombarda.
Milano è anche l’area dove più cittadini hanno dichiarato di aver implementato le misure di sicurezza prima delle ferie (85,5%). Solo Mantova tra le altre province presenta un risultato migliore di quello regionale, col 58% dei residenti che hanno investito nella prevenzione.
L’indagine ha verificato anche i rimedi e i comportamenti adottati dai lombardi per arginare il timore dei furti in abitazione: il 62,8% ricorre a porte blindate e inferriate mentre il 43,7% ad allarmi e sistemi di videosorveglianza. Nell’era della domotica e della tecnologia che consente di controllare gli impianti a distanza tramite un’app dello smartphone oltre un lombardo su tre ricorre ancora alla tradizione: il 37,7% si sente più sicuro se un familiare, un amico o un vicino di casa passa a controllare l’abitazione. Solo nel 6%, invece, resiste un antico trucco: lasciare la radio o la televisione accesa per dare l’impressione che la casa sia abitata.
Anche nelle forme di difesa non mancano le differenze all’interno della regione. Milano (67,5%) e Mantova (56,8%), le due province dove i residenti hanno implementato di più le misure di sicurezza, sono prime insieme a Varese (62%) per diffusione di allarmi e videosorveglianza, mentre a Como, Bergamo, Brescia e Lodi la presenza crolla tra il 26 e il 31%. A Cremona, si conta molto sul controllo di parenti e vicini (49,5%), così come a Brescia (47%).