
Dopo la fecondazione le uova sono state portate nell’incubatoio e dopo 40 giorni immesse nel lago
Varese – Nel Lago Maggiore si punta al ripopolamento di un pregiato salmonide, la trota marmorata. Un programma che a Laveno Mombello ha avuto inizio con l’immissione di circa 4.000 uova embrionate da parte dei volontari del Comitato Bandiera Blu a Cerro. Le uova sono state immesse in appositi nidi artificiali preparati dai volontari. Le operazioni di semina sono state seguite da personale di vigilanza provinciale e Fipsas di Varese. Il percorso della produzione del 2024/25 è iniziato con la fecondazione artificiale delle uova nell’impianto gestito dall’associazione Pescatori Alto Verbano di Maccagno. Sono state quindi immediatamente trasferite nell’incubatoio ittico di Laveno Mombello, dove sono state accudite quotidianamente dal personale volontario del comitato per i successivi 40 giorni, fino al raggiungimento dello stadio idoneo all’immissione, l’uovo embrionato.
In base a recenti ricerche la tecnica di immissione di uova embrionate in nidi artificiali risulterebbe più vantaggiosa in termini di sopravvivenza e rusticità del novellame rispetto all’immissione di avannotti, avvicinandosi maggiormente alla riproduzione naturale. A partire da quest’anno la valutazione delle due tecniche di ripopolamento sarà condotta da parte dell’ittiologo Fabrizio Merati all’interno del “ruscello vivaio“ costituito nel Comune di Laveno Mombello.
È il primo esempio nel suo tipo in regione, sulla scorta di un’iniziativa precedente in Trentino Alto Adige. “Auspichiamo in ogni modo che tutti questi sforzi, condotti (è doveroso sottolineare), a titolo gratuito dai nostri volontari, possano portare alla ripresa delle popolazioni di trota marmorata nelle nostre acque”, commentano dal Comitato Bandiera Blu. La trota marmorata è un importante endemismo del distretto padano, attualmente in pericolo critico di estinzione. A minacciarla sono il progressivo degrado ambientale dei corsi in cui vive e si riproduce, la presenza di sbarramenti insuperabili e l’immissione di specie ittiche esotiche. È presente nel mondo solo in parte del bacino del Po e in pochi corsi idrici sloveni e croati tributari del Mar Adriatico. Questo colosso delle acque dolci è il salmonide più grande presente nelle acque del Nord Italia: può raggiungere e superare i 10 chili di peso e il metro di lunghezza.