Trenord, a settembre troppi ritardi o soppressioni su metà delle linee lombarde: bonus sull’abbonamento

Sono 19 su 40 le tratte che non hanno raggiunto gli standard minimi di affidabilità. Situazione critica sulle linee del lecchese e sulla Alessandra-Mortara-Milano

La stazione di Milano Cadorna durante uno sciopero

La stazione di Milano Cadorna durante uno sciopero

Nel mese di settembre, 19 delle 40 linee ferroviarie di Trenord non hanno rispettato lo standard minimo di affidabilità. Hanno registrato, cioè, un tasso troppo alto di ritardi o soppressioni di treni. Come previsto dal contratto di servizio pubblico, i pendolari di quelle tratte avranno uno sconto del 30% sul prezzo dell’abbonamento mensile. 

Le linee peggiori

La linea in cui c’è la situazione più critica – di lungo periodo – è la Alessandria-Mortara-Milano, che non ha rispettato gli standard per diciassette mesi di fila. Nel corso del mese di settembre, tuttavia, ha fatto ancora peggio la Bergamo-Carnate-Milano. A seguire, le altre tre tratte in cui si è registrato il maggior tasso di ritardi e soppressioni sono: 1) la Brescia-Piadena-Parma, 2) la Mortara-Novara e 3) la Pavia-Torreberetti-Alessandria. Da segnalare che beneficeranno del bonus anche tutte le linee di Lecco. Di seguito la lista completa.

La lista delle tratte Trenord che avranno il bonus perché non hanno rispettato gli standard di affidabilità (indicazione nella colonna più a destra)
La lista delle tratte Trenord che avranno il bonus perché non hanno rispettato gli standard di affidabilità (indicazione nella colonna più a destra)

Le critiche politiche

Questi dati sono stati commentati dai consiglieri regionali del Partito democratico Pietro Bussolati e Simone Negri, che hanno parlato di numeri “sconfortanti di fronte ai quali Trenord non batte ciglio. E non si preoccupa neppure di ascoltare i propri utenti”. 

I due politici d’opposizione denunciano il fatto che l’azienda, contravvenendo al contratto di servizio pubblico, non convocano i comitati dei pendolari e le associazioni dei viaggiatori dal 2019, nonostante “dovrebbero essere convocati due volte l'anno, nelle quattro diverse zone della regione”.