EMILY POMPONI
Cronaca

I treni garantiti per il 6 maggio 2025. Sciopero e rischio caos da Trenitalia a Trenord

Domani il personale del Gruppo Fs incrocia le braccia per il mancato accordo sul Ccnl, giornata da bollino rosso per chi viaggia su rotaie. Tutti i regionali tra le 9 e le 17 a rischio. Le info da sapere

Lo sciopero dei treni del 6 maggio 2025

Lo sciopero dei treni del 6 maggio 2025

Roma, 5 maggio 2025 - Pendolari a rischio caos domani, martedì 6 maggio, per uno sciopero nazionale del personale e degli appalti ferroviari del Gruppo Ferrovie dello Stato indetto dai sindacati Filt Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti con l’adesione di sigle minori. La mobilitazione durerà 8 ore e coinvolgerà Trenitalia, Tper e Trenord. Si preannuncia una giornata da bollino rosso per chi viaggerà in treno, con possibili ripercussioni su corse a lunga percorrenza, regionali e suburbane in tutto il Paese. Ecco chi si ferma, quando e le fasce garantite.

Orari e treni garantiti 

Lo sciopero coinvolgerà il personale Trenitalia e Trenord e Tper: durerà otto ore, dalle 9 alle 17. I treni già in viaggio al momento dell’inizio dello sciopero potranno proseguire fino a destinazione se raggiungeranno la meta entro un’ora dall’inizio dell’agitazione. In caso contrario, il servizio potrebbe interrompersi presso la prima stazione utile. 

I treni Trenitalia a lunga percorrenza (Frecce e Intercitygarantiti sono indicati nella tabella qui sotto.

Tutti i regionali nell’orario 9-17 sono invece a rischio. Nei giorni feriali, infatti le fasce di garanzia in caso di sciopero – quelle in cui sono garantiti i servizi essenziali come forma di tutela per i pendolari lavoratori – vanno dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. L’orario della mobilitazione del 6 maggio è al di fuori. 

Trenitalia invita i viaggiatori a controllare in tempo reale lo stato dei collegamenti attraverso l’app ufficiale, il sito trenitalia.com, il numero verde gratuito 800 89 20 21, le biglietterie o il personale di assistenza.

Gli orari di Trenord

Nel caso di Trenord resteranno attivi i treni con partenza prevista da orario ufficiale entro le 9:01 e arrivo nella destinazione finale entro le 10. I servizi di collegamento aeroportuale e a lunga percorrenza potrebbero subire cancellazioni o variazioni. Nel caso del collegamento con Malpensa, entreranno in gioco bus sostitutivi. 

Le ragioni della protesta

Al centro della mobilitazione c’è il mancato rinnovo del Contratto collettivo nazionale per la mobilità ferroviaria e del contratto aziendale del Gruppo Ferrovie dello Stato, entrambi scaduti il 31 dicembre 2023. Nonostante mesi di trattative, le organizzazioni sindacali denunciano l’assenza di un’intesa soddisfacente. “Sebbene nel corso del negoziato si siano fatti significativi passi avanti — dichiarano le sigle sindacali in una nota — non si è ancora raggiunto un punto di mediazione coerente con le richieste, soprattutto in termini di salario, normativa e welfare per circa 100mila lavoratori del comparto”. I sindacati chiedono inoltre alle controparti di attivare un tavolo no-stop già dalla sera del 6 maggio.

Come chiedere il rimborso

Chi ha acquistato un biglietto ma decide di non partire a causa dello sciopero ha la possibilità di richiedere il rimborso. Per le Frecce e i treni Intercity, la domanda può essere presentata fino all’orario previsto per la partenza del treno. Nel caso dei treni regionali, compresi quelli gestiti da Trenord, il rimborso è consentito fino alla mezzanotte del giorno precedente l’agitazione. In alternativa, i viaggiatori possono scegliere di riprogrammare il proprio viaggio, compatibilmente con la disponibilità dei posti. Le richieste possono essere inoltrate tramite le app e i siti ufficiali di Trenitalia e Trenord, contattando il numero verde 800 89 20 21 oppure direttamente in stazione, presso le biglietterie o gli sportelli di assistenza.