Tangenti in Lombardia, al dentista Imperatore bustarelle da 4 a 8mila euro

Si tratterebbe di un medico dell'ospedale Delmati di Sant'Angelo Lodigiano, finito ai domiciliari

Milano, 31 maggio 2022 - Il sistema di tangenti legati agli interventi sulle protesi dentali non sempre necessarie o fatte oagare a carissimo prezzo era ben collaudato e aveva un suo Imperatore. Si tratterebbe di Gianfranco Colella, dentista presso l'ospedale Delmati di Sant'Angelo Lodigiano e finito ai domiciliari assieme ad un collega e altre tre persone nell'inchiesta milanese. Colella  era soprannominato all'interno della Wisil Loatoor, azienda che avrebbe versato le presunte tangenti, "come 'l'imperatore".

Lo si legge nell'ordinanza firmata dal gip Carlo Ottone De Marchi nell'indagine della Gdf, coordinata dall'aggiunto Maurizio Romanelli e dal pm Paolo Storari. "Approssimativamente il dottor Colella - ha messo a verbale una testimone -per ogni semestre, almeno dal 2018, ha ricevuto una busta contenente una cifra che varia tra i 4mila e gli 8mila euro".

Guardia di Finanza al lavoro
Guardia di Finanza al lavoro

Come si legge ancora negli atti (perquisizioni sono state disposte a carico di 12 persone), questo "sistema di corruttela, che si protrarrebbe già dagli anni '90 sotto l'iniziale guida dell'allora rappresentante legale della Wisil, il defunto Fulvio Tonesi, e che sarebbe stato portato avanti da Micciché (attuale legale rappresentante dell'azienda, ndr) quantomeno dal 2013 al 2020 con la costante collaborazione di Balducci e Cosentino", due collaboratori di Micciché, «"risulta tutt'ora in corso".

Oltre ai due medici arrestati, come si legge negli atti, sono indagati anche i medici Francesco De Micco, Pietro Paolo Poidomani e Umberto Loré. Anche loro si presterebbero alla messa in atto di un sistema illecito concordato con la Wisil a danno degli utenti in cura presso gli ambulatori" per i quali venivano "gonfiatì i costi delle prestazioni".