Vigevano, 10 aprile 2024 – Una intera sezione della casa di reclusione di Vigevano devastata, telecamere della videosorveglianza divelte e suppellettili bruciate. È accaduto nel tardo pomeriggio di ieri alla frazione Piccolini di Vigevano.
“Alcuni detenuti stranieri hanno messo a ferro e fuoco una sezione – dice Alfonso Greco, segretario regionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenzia – tanto che per riportare la situazione alla normalità è stato necessario richiamare in servizio del personale. A farne le spese sono stati tre colleghi finiti al pronto soccorso dell’ospedale, medicati e dimessi con prognosi tra i 9 ed i 14 giorni. Si tratta dell’epilogo di una tensione già ampiamente evidenziata dal sindacato – continua Greco – aggravata dalla mancanza di personale”.
Secondo Donato Capece, segretario generale del Sappe “sono necessari interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario”. Tra gli interventi auspicati “l’espulsione dei detenuti stranieri, oggi un terzo del totale e la riapertura degli ospedali psichiatrici giudiziari”. Ad oggi nell’istituto di pena vigevanese i detenuti sono 360 rispetto ad una capienza regolamentare di 242 ed il personale in servizio è almeno la metà di quello previsto.