Sinisa Mihajlovic con la moglie Arianna Rapaccioni e i loro cinque figli (Foto Instagram)
Roma, 16 dicembre 2022 - Lutto nel mondo del calcio: oggi è morto Sinisa Mihajlovic, ex allenatore del Bologna. Aveva 53 anni e dal 2019 combatteva contro la leucemia. Da oltre vent'anni era sposato con Arianna Rapaccioni, ex ballerina e showgirl. Dal matrimonio sono nati cinque figli. L'ex giocatore era anche padre di un ragazzo, Marko, avuto da una donna conosciuta appena arrivato a Roma, nel 1992.
La moglie Arianna
Arianna Rapaccioni è un’ex showgirl romana, che nei primi anni Novanta ha lavorato come soubrette in programmi televisivi come 'Luna Park', il cui conduttore era Fabrizio Frizzi, e anche in 'Quelli che il calcio'.
Arianna e Sinisa, un amore lungo 27 anni
Arianna e Sinisa si sono conosciuti negli anni '90, quando lei lavorava in tv nel programma ‘Luna Park’. "Sinisa è arrivato e mi ha stroncato la carriera, ho lasciato Luna Park a metà anno, nel 95 l'ho conosciuto, nel 96 ci siamo sposati. Ma ci siamo innamorati subito, ci siamo guardati e non ci siamo staccati più", raccontò Rapaccioni in un'intervista a 'Domenica In' spiegando così la decisione di mettere da parte la sua carriera nel mondo dello spettacolo per amore del calciatore. "Il primo mese che sono stato insieme a mia moglie non l'ho neanche sfiorata con un dito. M’ero innamorato, non volevo che pensasse che stessi con lei solo per il sesso", rivelò invece in un'altra occasione Sinisa.
Da quando l'ex ct del Bologna aveva annunciato, nel 2019, di avere la leucemia, sua moglie gli è sempre stata accanto. E, più volte, nel corso di questi anni difficili, ha pubblicato alcuni post su Instagram pieni d’amore, a sostegno del marito. Aveva partecipato a pellegrinaggi e aveva sempre sostenuto in ospedale e all’esterno, anche in modo pubblico suo marito, padre dei suoi figli. La dedica più recente risale allo scorso 7 novembre. Una foto li ritrae giovani e sorridenti e nella didascalai si legge: “L’Amore è qualcosa di Eterno, l’aspetto può cambiare, ma non l’essenza”.
La coppia si risposa
Sinisa e sua moglie Arianna si sono risposati dopo 25 anni dal primo matrimonio. Nozze d’argento quindi per la coppia che, nel giugno 2021, ha festeggiato a Porto Cervo, in Sardegna. Il rito è stato celebrato nella Chiesa Stella Maris, alla presenza dei figli, di amici e parenti. Nel suo account Instagram, quel giorno, la sposa aveva voluto condividere con i suoi follower una foto speciale. L’immagine ritraeva la coppia in uno scatto del loro matrimonio avvenuto 25 anni fa, il 28 giugno 2996. e accanto la didascalia: “Ne abbiamo fatta di strada in questi 25 anni. Le gioie di oggi i ricordi di ieri le speranze di domani“.
Le figlie Viktorija e Virginia
Viktorija ha 25 anni, occhi verdi e lunghi capelli castani ed è la primogenita. E' fidanzata con Pietro Pellegri, attaccante del Torino. La 25enne non mette particolarmente in mostra la sua vita privata sui social, nonostante i suoi 152mila follower. Nel 2019 è stato pubblicato il libro 'Sinisa, mio padre', con il quale la figlia dell'allenatore ha raccontato il rapporto con suo padre, descrivendolo sotto una veste inedita e decisamente più dolce.
Secondogenita della coppia, Virginia ha 24 anni e insieme alla sorella maggiore ha partecipato all'Isola dei Famosi nel 2019. Le ragazze sono state apprezzatissime dal pubblico che ha imparato a conoscerle. Virginia è fidanzata con il calciatore Alessandro Vogliacco con cui non esita a mostrare anche sui social diversi scatti che mostrino il loro legame.. Rispetto alla sorella maggiore, Virginia è molto più proiettata verso il mondo della moda, tanto da essersi laureata lo scorso settembre in Scienze della moda e del costume. Nell'ottobre 2019 ha reso nonno il suo papà: è diventata mamma di Violante Vogliacco.
I tre figli maschi
Dopo le due femmine, sono nati i tre maschi di casa, Miroslav (2000), Dusan (2002) e Nicholas (2004). I tre ragazzi vivono a Roma e Sinbisa ne parlò così:“Sono il doppio di me, il più grande è quasi due metri, non lo so cosa mangiano. E studiano tutti, sono bravi, sanno che con me sull’università non si discute. Vivono a Roma, io a Bologna, li vedo nel mio giorno libero e ci sentiamo spesso. Però è meglio se li chiamo io, che se chiamano loro è perché hanno sempre bisogno di qualcosa”.