Morto Sinisa Mihajlovic, aveva 53 anni. L'annuncio della famiglia: "Ingiusto e prematuro"

Il serbo lottava da tempo con la leucemia mieloide acuta. Ex tecnico di Bologna e Milan tra le altre, in carriera ha giocato anche con Inter, Lazio, Roma e Sampdoria

Roma, 16 dicembre 2022 - Lutto nel mondo del calcio. Sinisa Mihajlovic, fino al 6 settembre scorso allenatore del Bologna, è morto in una clinica di Roma. Aveva 53 anni. Il 13 luglio del 2019 Mihajlovic annunciò in conferenza stampa di essere malato di leucemia mieloide acuta e di doversi sottoporre a cure immediate. Il 26 marzo scorso, sempre in conferenza stampa, disse che si sarebbe dovuto sottoporre a un nuovo ciclo di cure per un ritorno della malattia. La famiglia ha diramato un comunicato, definendo la sua morte "ingiusta e prematura". "La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen, nel dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Sinisa Mihajlovic".

La Coppa Campioni a 21 anni

Nato a Vukovar il 20 febbraio del 1969 da padre serbo e madre croata, entra nel calcio che conta con la maglia della Stella Rossa e a soli 21 anni vince una Coppa dei Campioni. Poi il trasferimento in Italia nel 1992, alla Roma. Seguono gli anni alla Sampdoria (1994-1998), quindi la parentesi più lunga di nuovo nella Capitale ma alla Lazio, dove resta fino al 2004: in biancoceleste vince un campionato (2000), due Supercoppe Italiane (1998 e 2000), una Supercoppa europea (1999), una Coppa delle Coppe (1999) e due Coppe Italia (2000 e 2004). Passa all'Inter dove rimane fino al 2006, anno in cui lascia il calcio giocato, dopo aver vinto altre due Coppe Italia e uno scudetto assegnato a tavolino per lo scandalo Calciopoli.

Mihajlovic con la maglia della Roma

Le punizioni "alla Sinisa"

Specialista delle punizioni, è suo il record dei gol su calcio piazzato in serie A - 28 - condiviso con Andrea Pirlo. Il 13 dicembre del 1998 realizzò una tripletta unica nella storia massimo campionato italiano: tutti i gol su punizione diretta, contro la Sampdoria, il terzo con un tiro addirittura da 35 metri. Curiosità: il Dipartimento di Fisica dell'Università di Belgrado ha calcolato che i suoi tiri potevano raggiungere i 160 km/h.

Mihajlovic esulta con la casacca dell'Inter

La carriera in panchina

Nel 2008 inizia la sua carriera da allenatore, proprio dove è finita, sulla panchina del Bologna. In seguito guida Catania, Fiorentina, la Nazionale serba, poi Sampdoria, Milan, Torino, poche settimane allo Sporting Lisbona e di nuovo il Bologna fino al 6 settembre scorso. Sposato con Arianna Rapaccioni, ex soubrette televisiva, ha avuto cinque figli: Viktorija, Virginia, Miroslav, Dushan e Nicholas. Nell'ottobre 2021 era diventato nonno della piccola Violante, figlia della secondogenita Virginia e del calciatore Alessandro Vogliacco.

Sinisa Mihajlovic da allenatore del Milan con Roberto Mancini

Il cordoglio

 "Hai sempre lottato come un leone, in campo e nella vita. Sei stato esempio e hai dato coraggio a molte persone che si trovano ad affrontare la malattia. Ti hanno descritto spesso come un sergente di ferro, hai dimostrato di avere un grande cuore. Sei e resterai sempre un vincente. A Dio Sinisa". Così la premier Giorgia Meloni.  "Non ci voglio credere, stramaledetta bastarda malattia. Buon viaggio Sinisa, campione dentro e fuori dal campo. Ci mancherai, tanto" le parole del vicepremier e ministro Matteo Salvini.  "Campione sul campo e in panchina e grande uomo coraggioso, bolognese di adozione. Ho avuto il piacere di conoscerlo in questi anni a Bologna e mi hanno sempre colpito il suo sorriso e la sua forza. Ciao Sinisa", ha scritto Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna.

Sinisa Mihajlovic ha chiuso la carriera sulla panchina del Bologna

Anche il governatore lombardo Attilio Fontana ha voluto ricordarlo:  "Tristezza e amarezza per la scomparsa di un guerriero dello sport e della vita. Siniša Mihajlovic è stato per tutta la vita un uomo vero, schietto e mai banale che nella carriera ha vestito i colori dell'Inter e del Milan. Un ottimo calciatore e un allenatore carismatico. Lo ricorderemo tutti con stima e simpatia. Riposa in pace". "Sono molto addolorato, ci lega un'amicizia. Sinisa è nella storia biancoceleste": questo, invece, il messaggio del presidente della Lazio Claudio Lotito. "Con Sinisa ci eravamo sentiti 15 giorni fa per anadre a prendere un caffè visto che abitavamo vicino, era una persona a modo. Era una persona a cui era piacevole da stare vicino. Lo ricordo come compagno di sport; è una perdita notevole per il mondo del calcio ma soprattutto per la famiglia", ha detto Dino Zoff, suo allenatore ai tempi della Lazio. L'Atalanta ha twittato: "Riposa in pace, Sinisa", mentre il Monza ha pubblicato una breve nota sul proprio sito: "Adriano Galliani e tutto AC Monza partecipano commossi al dolore della famiglia per la scomparsa di Sinisa Mihajlovic, allenatore e uomo straordinario, che ha saputo lasciare il segno nel cuore di tutte le persone che lo hanno conosciuto. Sinisa, ci mancherai". L'Olimpia Milano ha invece inviato tramite la propria pagina Facebook ufficiale "un abbraccio alla famiglia".

Il saluto di Milan e Inter

"Il cielo ha guadagnato un'altra leggenda. Ci mancherai, Sinisa" è il saluto pubblicato su Twitter dal Milan, che l'allenatore serbo ha guidato nel campionato 2015-2016. Poco dopo, ecco anche il messaggio dell'Inter, dove Mihajlovic ha giocato tra il 2004 e il 2006 ed è stato viceallenatore, sedendo in panchina al fianco dell'amico Roberto Mancini tra il 2006 e il 2008: "Non si è mai pronti a salutare un compagno di viaggio - si legge nel tweet della società nerazzurra - Ciao, Sinisa". E Gigio Donnarumma - attuale portiere del Paris Saint-Germain, che proprio per decisione di Mihajlovic aveva fatto il suo esordio da titolare in una partita di serie A con la maglia del Milan a soli 16 anni - promette che "resterai per sempre nel mio cuore, mister. Ti ringrazio per aver sempre creduto in me e per tutto quello che mi hai detto dal primo giorno che ci siamo conosciuti".