Giovanna Rigato e l'estorsione a Berlusconi: il leader FI non si presenta a testimoniare

Monza, il senatore è parte civile nel processo che vede imputata l'ex Olgettina. Secondo l'accusa la donna avrebbe chiesto 1 milione di euro al cavaliere

Giovanna Rigato e Silvio Berlusconi

Giovanna Rigato e Silvio Berlusconi

Monza, 18 Ottobre 2022 - Per la seconda volta Silvio Berlusconi non si è presentato davanti ai giudici monzesi per testimoniare come parte civile al processo che vede l'ex concorrente del Grande fratello Giovanna Rigato, ritenuta una delle ex Olgettine del cavaliere, imputata di tentata estorsione ai danni del neoeletto senatore di Forza Italia. La Rigato è accusata di avere chiesto a Berlusconi prima 500mila euro, poi diventati 1 milione di euro, in un incontro nella villa di Arcore in Brianza del cavaliere, che già le versava 2-3mila euro al mese. A

lla prima udienza la difesa del cavaliere aveva giustificato l'assenza a testimoniare della parte civile con problemi di salute, spingendo però l'allora pm monzese a ribattere che quei problemi non gli impedivano però di recarsi a vedere le partite della sua squadra Monza calcio. Oggi l'avvocato di Berlusconi, Giorgio Perroni, ha giustificato l'impossibilità a presentarsi con il suo ruolo di senatore "impegnato a Roma in un periodo un po' delicato, nella settimana decisiva per la formazione del nuovo Governo". Il Tribunale ha riconvocato Berlusconi per la prossima udienza fissata a giugno, perchè i giudici vogliono sentire dalle sue parole in quale modo si sia sentito minacciato dalla richiesta dell'imputata.

Intanto i giudici hanno sentito la testimonianza dello storico ragioniere del cavaliere, l'ottantenne Giuseppe Spinelli, che si occupava di consegnare il denaro mensilmente anche a Giovanna Rigato dal suo ufficio di Milano 2 e che era presente nel settembre 2016 all'incontro ad Arcore dove la Rigato, che avrebbe iniziato a non accontentarsi più del mensile chiedendo prima un aumento e poi un appartamento, avrebbe presentato la presunta richiesta estorsiva milionaria. La difesa dell'imputata sostiene che la ex gieffina, come altre ragazze, lamentava pregiudizi di immagine patiti per essere stata coinvolta come Olgettina nei processi a carico di Silvio Berlusconi.