Siccità, Fabrizio Curcio: possibile il razionamento diurno dell'acqua

"I criteri - spiega il capo della Protezione Civile - li stiamo definendo con le Regioni e soprattutto le misure". La decisione e le modalità a breve

"Non si può escludere il razionamento diurno dell'acqua".  A dirlo è il  capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio che aggiunge: "Siamo a 40-50% di quantità di acqua piovuta in meno rispetto alle medie degli ultimi anni e fino al 70 per cento di neve in meno.  E il Po ha una portata sino all'80 per cento in meno". Inevitabili arrivano i provvedimenti contro l'eccezionale ondata di siccità che ha colpito soprattutto il nord Italia.  "In alcune zone del Paese non è sicuramente escluso il fatto che il razionamento dell'acqua porti a una chiusura temporanea anche nelle ore diurne- ha detto ancora  Curcio- Bisognerà capire i segnali metereologici delle prossime settimane. Avremo anche dei momenti in cui l'acqua arriverà e probabilmente arriverà tutta insieme" .

"I criteri - spiega - li stiamo definendo con le Regioni e soprattutto le misure. Penso nelle prossime giornate, al massimo prossime settimane avremo chiare le misure e potremo fare la dichiarazione dello stato di emergenza. Il responsabile della Protezione civile ha fatto riferimento in particolare a un "paio di settimane» per la dichiarazione dello stato di emergenza, spiegando che si procederà quando saranno chiare le misure da mettere in campo.

Intanto la carenza di acqua inizia a farsi sentire anche ne negli acquedotti del Trentino. La carenza di precipitazioni ha portato dieci Comuni della Vallagarina a disporre limitazioni nell'utilizzo dell'acqua. Lo riporta il quotidiano locale l'Adige. A Pomarolo l'uso dell'acqua potabile dagli acquedotti di Pomarolo, Savignano e Serbia è consentito solo di notte, dalle 22 alle 6 del mattino. A Brentonico è vietato il consumo di acqua per innaffiare orti e giardini, il lavaggio di veicoli e il riempimento di vasche, piscine e fontane ornamentali. A Nogaredo già da fine maggio l'uso di acqua per per necessità non domestiche è consentito solo tra le 8 e le 10 e tra le 21 e le 23. A Terragnolo è vietato usare l'acqua delle fontane pubbliche per usi non domestici e potabili. A Ronzo Chienis dal 21 giugno è sospesa la fornitura di acqua potabile tra le 23 e le 6. A Vallarsa è stata disposta la chiusura delle fontane pubbliche e la limitazione dell'uso di acqua potabile agli usi domestici. A Isera sono vietati «prelievi anomali dagli acquedotti». I sindaci dei Comuni di Villa Lagarina ed Ala raccomandano di evitare gli sprechi, mentre a Trambileno sono attesi provvedimenti per fronteggiare la carenza d'acqua negli acquedotti.