Scuola, Fontana: "Mancanza docenti è il problema più grave"

Il governatore: protocollo per test rapidi agli studenti

Il governatore Fontana e l'assessore Rizzoli

Il governatore Fontana e l'assessore Rizzoli

Milano, 14 settembre 2020 - "Sono soddisfatto innanzitutto perché la scuola è ricominciata. Ho sempre detto che era fondamentale che ricominciasse la scuola per dare una sensazione di ritorno alla normalità". Cosi' il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine della visita all'istituto di istruzione superiore (Iss) Luigi Lagrange, in occasione del primo giorno di scuola. Fontana ha portato il suo saluto, insieme all'assessore regionale all'istruzione regionale Melania Rizzoli. "Presidi e personale scolastico hanno lavorato in modo molto positivo, anche se c'è qualche evidente problema nella copertura delle classi, problemi che avrebbero dovuto essere anticipati e invece sono stati ritardati creando" qualche disagio. "Lo dico da tempo - ha aggiunto - se ci fosse maggiore autonomia non vivremmo queste preoccupazioni". Dopo il Lagrange, Fontana si recherà in visita al Capac, il politecnico del commercio e del turismo. 

Mancanza docenti

Il governatore ha anche espresso preoccupazione in merito alla mancanza degli insegnanti: "E' uno dei problemi più gravi, quello dei banchi monoposto l'ho visto come un problema secondario. In questo istituto non ne è arrivato uno da Roma ma li avevano già. Mi aspettavo che il Governo arrivasse prima su queste scelte, su questi problemi invece di arrivare sempre all'ultimo momento. Nell'individuazione delle graduatorie, bisognava essere pronti a luglio. Credo che la programmazione vada in questo senso, soprattutto in un anno particolare come questo".

Test rapidi a studenti

"Abbiamo chiesto di avere test rapidi e di fare in modo che ci sia il minor numero di giorni di dubbio e che si dia una risposta subito ai ragazzi". Lo ha detto il governatore lombardo Attilio Fontana parlando del protocollo che la Regione sta elaborando per la gestione dei casi Covid a scuola. "Si deve sapere se sono positivi o negativi, in modo che se sono positivi vadano in isolamento. Il protocollo va nella direzione giusta e speriamo di poterlo applicare presto"