SIMONA BALLATORE
Cronaca

La grande fuga dalla scuola in Lombardia: mancano 16mila docenti e migliaia di bidelli, segretari e assistenti

Il punto della Flc Cgil sul prossimo anno scolastico negli istituti lombardi: “La partita più difficile alle primarie”. Ci sono delle “voragini” nell’organico degli istituti

Si dovranno reclutare anche più di 3.900 collaboratori scolastici e 1.364 assistenti amministrativi

Sono più di 16mila le “cattedre” rimaste vuote in Lombardia dopo i trasferimenti (oltre 1.100 docenti sono in uscita). "Da un punto di vista meramente quantitativo la situazione sembrerebbe in leggero miglioramento rispetto al passato – fa il punto Massimiliano De Conca, segretario generale Flc Cgil Lombardia –: erano 20mila i posti da coprire un anno fa. Questo anche per le procedure con l’immissione in ruolo di contratti a tempo determinato e gli “scivolamenti“ delle graduatorie provinciali. Ma restano comunque oltre 9.500 su posto comune (le materie, ndr) e preoccupa il dato del sostegno: 7.139 posti ancora disponibili dopo la mobilità".

Su questo tema si resta in attesa di capire come verrà calata a terra la possibilità – annunciata dal ministro Giuseppe Valditara – di confermare il docente di sostegno precario che abbia instaurato "un efficace rapporto con lo studente con disabilità", non solo per coprire i posti ma per garantire continuità didattica. "Bisogna però stare molto attenti – sottolinea il segretario della Flc – perché non è un sistema oggettivo, si basa sulle preferenze dell’utenza, che possono andare bene o male. Meglio un reclutamento più chiaro e trasparente possibile, puntando su qualità e specializzazioni". Degli oltre settemila insegnanti di sostegno mancanti, 2.633 si concentrano alle primarie e 2.133 alle medie, 406 sono all’infanzia e 405 alle superiori.

Le prossime settimane saranno cruciali per capire come si aprirà il prossimo anno scolastico. Gli occhi sono puntati sui concorsi aperti: "Per la primaria, la partita più difficile visto che i posti da coprire son parecchi (2.633 su posto comune e 4.233 sul sostegno), siamo molto indietro – sottolinea Massimiliano de Conca –. In Lombardia come sempre dobbiamo fare i conti con numeri altissimi e graduatorie in tanti casi esaurite. Abbiamo 112 commissioni al lavoro e 67mila aspiranti". Tra le discipline, sono sempre più scoperte matematica e italiano, soprattutto per le medie.

Venerdì ci sarà un nuovo incontro tra sindacati e ufficio scolastico per fare il punto della situazione e cominciare a ragionare sull’organico in deroga. "Abbiamo grosse carenze soprattutto tra il personale tecnico e amministrativo – continua De Conca – e chiederemo, in particolare, come si intenda far fronte all’emergenza Dsga, i direttori dei servizi generali e amministrativi, perché abbiamo 724 scuole senza questa figura su 1.100. Ci aspettiamo che il contratto venga rispettato e che almeno il 50% dei posti sia coperto dai “facenti funzione“ che hanno traghettato le scuole fino ad oggi. È un aspetto prodromico a tutta l’attività: senza direttore di segreteria non si riesce a far nulla". Soprattutto visto il lievitare di richieste e scadenze, tra Pnrr e nuovi bandi.

Guardando alle “voragini“ aperte in Lombardia, si dovranno reclutare più di 3.900 collaboratori scolastici e 1.364 assistenti amministrativi; 683 assistenti tecnici e anche 17 cuochi. Guardando alle province, a Milano sono 2.217 i posti vacanti tra il personale tecnico e amministrativo e, tra loro, mancano 1.345 bidelli. L’altra provincia più a caccia di personale è Brescia (qui sono 922 i posti da coprire), seguita da Bergamo (769).

Oltre all’organico di diritto, si apre la partita dell’organico “di fatto“ necessario ad avviare l’anno scolastico: "Saranno poi da attribuire le nomine dell’organico in deroga che per i docenti, soprattutto di sostegno, mediamente negli ultimi anni è stato di 14mila posti – conclude De Conca –: questo vuol dire che ad inizio anno scolastico saranno da attribuire circa 37mila posti, in una situazione di estrema complessità considerato che molte segreterie saranno senza dirigente scolastico (ad oggi si contano 58 pensionamenti e 31 sedi sottodimensionate in reggenza) e senza Dsga. Non è difficile presagire un avvio di anno scolastico difficile da un punto di vista organizzativo: in Lombardia tra il personale scolastico uno su quattro è precario".