SIMONA BALLATORE
Cronaca

L’anno scolastico che verrà. Addio Milano: 5.500 cattedre libere. Bergamo e Sicilia le mete predilette

Il punto dopo i pensionamenti e i trasferimenti dei docenti in altre classi lombarde e fuori regione. Meno buchi rispetto all’anno scorso, ma più posti da coprire alle primarie, dove resta il nodo tempo pieno.

L’anno scolastico che verrà. Addio Milano: 5.500 cattedre libere. Bergamo e Sicilia le mete predilette

L’anno scolastico che verrà. Addio Milano: 5.500 cattedre libere. Bergamo e Sicilia le mete predilette

Si sono "liberate" 5.596 cattedre dopo i trasferimenti e i pensionamenti. Chiuse le operazioni di mobilità dei docenti, si fa il punto sui posti liberi per le immissioni in ruolo nelle scuole di Milano. Resta il tema della "fuga" in altre province e regioni: 798 hanno chiesto di lasciare Milano, tra loro 135 maestri dell’infanzia, 313 delle elementari, 154 professori delle medie e 196 delle superiori. Le destinazioni? All’interno della Lombardia le mete predilette sono Bergamo, Brescia e Monza e Brianza. Chi si affaccia oltre regione punta soprattutto a un posto in Sicilia, Campania, Calabria e Lazio.

"Nelle scuole dell’infanzia saranno 185 i posti liberi più 146 di sostegno – tira le somme Massimiliano Sambruna, segretario generale Cisl Scuola Milano –, nelle primarie 1.527 sul sostegno e 1.234 sul posto comune; alle medie sono 436 sul sostegno e 586 sulle materie; alle superiori ora abbiamo 74 posti liberi sul sostegno e 1.408 cattedre vacanti. Per le assunzioni a tempo indeterminato saranno quindi a disposizione 2.183 posti sul sostegno e 3.413 sulle materie". Diminuiscono i “buchi“ dappertutto tranne alle elementari, dove si dovranno assumere 355 insegnanti in più, nonostante il calo demografico abbia “ristretto“ le classi. Rispetto all’anno scorso ci saranno da coprire 45 posti in meno sul sostegno all’infanzia e 30 sul posto comune. Alle elementari serviranno quattro insegnanti di sostegno in meno ma 355 maestri in più; alle medie restano vacanti 560 posti di sostegno in meno e 385 cattedre in meno. Anche alle superiori serviranno 168 insegnanti di sostegno in meno rispetto a un anno fa, ma 82 professori in più. "Questi numeri ci mostrano come l’avere assunto dalla prima fascia delle graduatorie provinciali dei supplenti abbia ridotto i disagi anche nel sostegno, dove ci sono 776 posti in meno da coprire rispetto allo scorso anno – continua il sindacalista della Cisl Scuola –, mentre per la mancanza di candidati al concorso per le primarie, i pochi che sono stati assunti lo scorso anno non erano sufficienti a coprire i trasferimenti e i pensionamenti". Per capire l’anno che verrà si resta in attesa dei concorsi in atto. "Non sappiamo ancora se si farà in tempo a stabilizzare tutti oppure no – spiega Sambruna –, la vedo dura visto che per alcune classi di concorso non è ancora cominciato l’orale. Se non finiranno in tempo per il 31 agosto o se non ci sarà una deroga si attingerà ancora dalle graduatorie dei supplenti". L’organico rispetto all’anno scorso è stato confermato anche se ci saranno degli aggiustamenti dovuti ai trend demografici: serviranno meno insegnanti alle primarie e più alle superiori. "Alle elementari resta però il problema del tempo pieno – ricorda Sambruna – è stato richiesto dal 96,19% delle famiglie ma lo si riesce a garantire al 93,55%".