
Labubu appeso a una borsetta
Nove dentini aguzzi, occhi grandi e orecchie all'insù. I Labubu - nati nel 2015 per mano dell'artista e illustratore di Hong Kong, Kasing Lung - continuano a far impazzire bambini, giovani e adulti, disposti a code interminabili pur di conquistarne uno. Che siano in versione mini, maxi, da scrivania, peluche o charm non importa, bisogna averli e sfoggiarli, di persona a sui social.
Ma perché tutto questo successo? Anche se a qualcuno può sorgere il dubbio di un progressivo (e preoccupante) infantilismo della società, si tratta quasi sicuramente (e più semplicemente) di una moda. In fondo, è sempre stato così: di generazione in generazione è stato tramandato il desiderio di personalizzare il proprio look con l'oggetto del momento. I millennial si ricorderanno sicuramente il periodo in cui i protagonisti indiscussi erano ciucci di plastica (e gomma) colorati, poi Hello Kitty e Kero Keroppi, il topolino Diddle o i minuscoli charm di Winny The Pooh infilati un costumino diverso.
Poi, certo, c'è anche chi non segue le tendenze e, nel caso dei Labubu li trova poco graziosi e pensa che abbiano addirittura origini oscure. Del resto, ognuno ha i suoi gusti ed è libero di scegliere cosa acquistare e indossare. In attesa della prossima novità.