Santa Lucia: dove si festeggia, la tradizione dei doni, chi protegge

In molte aree del Nord Italia e in Sicilia c'è grande devozione per la beata morta nel 304 dopo Cristo: la sua storia

Per moltissimi è il "giorno più corto che ci sia" (detto, per altro, sconfessato dalla scienza). In parecchie regioni d'Italia è un Natale in anticipo. Parliamo di Santa Lucia, beata che si festeggia il 13 dicembre. La ricorrenza è attesissima da molti bambini che quella mattina sono abituati a trovare sotto l'albero doni e dolciumi.

Chi era Santa Lucia

Lucia era una ragazza cristiana, di famiglia benestante, nata a Siracusa - una delle città dove è più venerata - intorno all’anno 281. Orfana di padre, era molto attaccata alla madre Eutichia, ammalata di una grave patologia emorragica. Quando, ascoltando le sue preghiere, secondo la tradizione religiosa, Sant'Agata guarì l'adorata madre, Lucia decise di abbandonare il fidanzato e di distribuire i suoi beni ai poveri. La rottura improvvisa non piacque all'ex compagno, che la denunciò alle autorità cittadine, ancora diretta emanazione dell'Impero Romano e, quindi, persecutrici di chi professava la fede cristiana.

Lucia fu arrestata e condannata a morte dopo che rifiutò di abiurare al cristianesimo. Fu decapitata il 13 dicembre 304. Prima dell'esecuzione, le vennero cavati gli occhi. Per questo - e per la radice del suo nome, che deriva da "lux" - è considerata protettrice degli occhi e della vista. 

Dove si festeggia

La tradizione di Santa Lucia unisce il nord e il sud dell'Europa. Molto sentita, infatti, è la ricorrenza nei Paesi della Scandinavia, dove le sue celebrazioni coincidevano con i giorni del Solstizio d'inverno. Secondo alcune ipotesi, la festa si connetterebbe a tradizione germaniche pre-cristiane, in particolare lo Yule, festa del Solstizio. In Italia, invece, Santa Lucia porta i doni ai bimbi siciliani, in particolare i piccoli nativi di Siracusa, ma anche nelle regioni del Nord. In Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino e in alcune province di Emilia Romagna e Lombardia. In Lombardia particolare dedizione alla martire è sentita nelle province di Brescia e Bergamo, ma anche in quelle della Bassa (Cremona, Mantova, Lodi e Pavia).

La protettrice degli occhi

Santa Lucia è considerata la protettrice degli occhi e della vista. E quindi la santa di riferimento per gli oculisti. Un legame collegato al suo martirio: prima della decapitazione, si narra, le furono cavati gli occhi. Secondo un'altra versione sarebbe stata addirittura lei a strapparseli, per non cadere nelle tentazioni del peccato. I segni che accompagnano la sua iconografia sono la palma (indica il martirio), il giglio (la verginità), la spada (l'arma che la uccise) la lampada accesa (strumento che avrebbe utilizzato per distribuire cibo e aiuti ai cristiani che vivevano nelle catacombe di Siracusa) e gli occhi su un vassoio che rappresentano il significato del suo nome (Lux, ovvero luce). 

La notte di Santa Lucia

Secondo la leggenda diffusa nelle province lombarde che celebrano la ricorrenza la notte del 13 dicembre, la santa riprende vita e monta su un carretto trainato da un asinello. Riesce così a raggiungere le case dei bimbi in attesa e a leggere le loro letterine. Qui troverà le richieste di regali, che consegnerà insieme a dolci e altre leccornie. 

Il giorno più corto che ci sia?

No, Santa Lucia non è il giorno più corto che ci sia, come dice il detto. Da dove nasce questo "errore"? Dal fatto che, prima dell'introduzione del calendario gregoriano (1582), la festa cadeva in prossimità del solstizio d'inverno, momento che il nuovo calendario spostò una decina di giorni più avanti.