Covid Italia: Rt a 0,72, cala anche l'incidenza. Tutte le regioni a rischio basso

I primi dati del monitoraggio Iss: occupazione dei posti letto Covid in terapia intensiva o area medica sotto la soglia critica

I dati del contagio

Healthcare workers wearing a protective suit and mask at the Covid 19 Emergency Department of the San Filippo Neri Hospital during the Coronavirus Covid -19 pandemic emergency in Rome, Italy, 04 January 2020. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Milano - Migliora la curva della pandemia in Italia. Tutte le Regioni e Province autonome sono classificate a rischio basso e hanno tutte un Rt medio inferiore a 1, e quindi una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno. E' quanto si apprende sugli ultimi dati del monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di Sanità, riferito al periodo 17-23 maggio.  Tra i dati, a livello nazionale, oltre al calo dell'Rt, che si attesta a 0.72, anche l'incidenza risulta in decrescita: per il periodo 17-23 maggio, preso in considerazione dall'Iss, risulta essere di 51 casi ogni 100mila abitanti contro 73 della scorsa settimana, mentre secondo il dato del ministero della Salute, riferito a un diverso intervallo temporale, l'incidenza risulta essere di 47 casi ogni 100mila abitanti. Da lunedì scorso tutta l'Italia è in zona gialla. E dal 31 maggio le prime regioni potrebbero fare ingresso nella zona bianca. 

Buone notizie anche dal fronte degli ospedali: nessuna Regione  e Provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto Covid in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è sotto la soglia critica (15%), con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 1.689 del 18 maggio a 1.323 del 25 maggio. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente al 14%. Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 11.539 del 18 maggio a 8.577 del 25. L'attenzione resta alta: la prevalente circolazione in Italia della variante B.1.1.7 (nota come variante inglese) e la presenza di altre varianti che possono eludere parzialmente la risposta immunitaria, richiede tuttavia di continuare a monitorare con attenzione la situazione e mantenere cautela e gradualità nella gestione dell'epidemia.