STEFANIA TOTARO
Cronaca

Renate, iniezione al gomito provoca un’infezione che mangia le ossa: farmacista a processo

L’imputato nel gennaio 2022 finì nell’occhio del ciclone con l’accusa di aver rilasciato falsi esiti negativi per i tamponi Covid. Ora è nei guai per una pratica che ha obbligato un cliente a sottoporsi a una decina di interventi chirurgici

Farmacia (Archivio)

Farmacia (Archivio)

Renate, 4 giugno 2024 – Deve rispondere anche di esercizio abusivo della professione il farmacista no-vax di Renate accusato di essersi offerto nel 2019 di fare le infiltrazioni al braccio dolorante a Angelo L., un 50enne del posto, portandolo nel retrobottega dove gli ha iniettato nel gomito (e senza sterilizzare o disinfettare) un antinfiammatorio.

Da allora il 50enne ha subìto una decina di interventi chirurgici per un'infezione che gli ha "mangiato" l'osso dell'avambraccio sinistro, obbligandolo a mettere una placca in titanio in attesa di una protesi. L'uomo si è costituito parte civile al processo che vede imputato di lesioni colpose Marco S., già salito alla ribalta delle cronache nel gennaio 2022 con le accuse di non essersi sottoposto correttamente ai vaccini Covid e per avere rilasciato anche ai clienti tamponi negativi in realtà mai esaminati.

"Che io sappia un farmacista può fare soltanto iniezioni per via intramuscolare", ha sostenuto in aula un medico di base. Da qui la contestazione suppletiva perché ci vorrebbe un'apposita abilitazione per praticare le infiltrazioni. L'imputato nega tutto. Si torna in aula a luglio.