
Morto Raoul Casadei
Cesena - Lutto nel mondo della musica. Si è spento il re del liscio, Raoul Casedei. Il celebre musicista è morto all'ospedale di Cesena a 83 anni, compiuti il 15 agosto. L'artista era ricoverato da inizio marzo all'ospedale Bufalini di Cesena, dopo aver contratto il Covid. Stando a quantro riferito le sue condizioni si sono progressivamente aggravate, fino al tragico epilogo in mattinata.Grande cordoglio nel mondo della musica italiana, che perde un altro dei suoi grandi protagonisti a causa del virus. A novembre, sempre a causa del Covid, la morte di Stefano D'Orazio. Roby Facchinetti sui social ha ricordato Casadei: "Musicista e persona per bene, ho avuto la fortuna di conoscerlo quando facevo parte del CDA della Siae. Hai saputo far conoscere, attraverso la musica, le tradizioni della tua straordinaria terra, la Romagna". Sempre su Facebook le parole di Dodi Battaglia: "La musica sa raggiungere la gente grazie a quanti la rendono reale e tangibile con la loro passione. Raoul Casadei ha fatto ballare milioni di persone, colorandone le serate con l'allegria generosa e solare tipica dei romagnoli come lui. Ciao Raoul, buon viaggio"
Con Casadei se ne va il simbolo di un genere musicale amatissimo in tutta Italia, di cui "Romagna mia" è una bandiera (con oltre 4 milioni di copie vendute). Commosso il ricordo di Simona Ventura, che ha postato una foto insieme al musicista: "Questa è l’ultima volta che ti ho incontrato. Eravamo nella ‘nostra ‘ Rimini e tu, come sempre, ci hai deliziato con la tua musica, sinonimo di allegria e gioia di vivere. Non ti dimenticherò mai". Anche da Barbara D'Urso un messaggio di saluto: "Ciao Raoul... Quanto ho ballato con le tue meravigliose canzoni in balera... Grazie sempre per il tuo sorriso e per tutti i momenti di spensierata allegria che ci hai regalato...".
La carriera decennale
Appassionato alla musica a solid sedici anni, quando lo zio Secondo, direttore della più famosa orchestra di liscio romagnolo (fondata da lui nel 1928), gli aveva regalato una chitarra, alla fine degli anni 50 i suoi primi spettacoli dell'Orchestra Casadei che dagli anni 60 ha diffuso la musica da ballo romagnola in tutta l'Italia eseguendo più di 365 concerti all'anno. Nel 1971, dopo la morte dello zio Secondo, aveva preso in mano la conduzione dell'orchestra. Ciao Mare, Simpatia, La mazurka di periferia, Romagna e Sangiovese, Romagna Capitale, Tavola grande i suoi più grandi successi.
L'omaggio del mondo della politica
Anche il mondo della politica ha salutato il re del liscio. Per il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini "con lui se ne va uno straordinario personaggio, un compositore che con grande professionalita' ha portato in Italia e nel mondo un messaggio musicale profondamente radicato nella tradizione". Gli fa eco Matteo Salvini: "Con la sua arte e la sua musica ha donato allegria a intere generazioni". "Il Covid, maledetto - twitta affranto Enrico Letta - si è portato via un grande romagnolo e un grande italiano". Messaggio di cordoglio pure dal Ministro della Cultura Dario Franceschini: "La musica italiana perde uno straordinario interprete e un autore che ha saputo coniugare tradizione e innovazione in un percorso di grande qualità artistica".